La Bastonatura di ViViCentro.it. Juve Stabia, il mistero continua

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Ormai sta diventando un vero e proprio mistero questa Juve Stabia post lockdown. Non più tardi di una settimana fa avevamo lanciato il nostro grido d’allarme proprio attraverso le colonne della nostra rubrica settimanale “La Bastonatura di ViViCentro.it”. Chissà in quali meandri sconosciuti è rimasta sepolta la Juve Stabia sbarazzina e imprevedibile di soli tre mesi fa che riusciva a battere in rapida successione Empoli, Crotone e Spezia (peraltro senza quattro titolari squalificati e già con un Menti a porte chiuse).

Oggi di quella Juve Stabia non è rimasto, speriamo solo per ora, praticamente più niente. Lungi da noi cercare di individuare dei colpevoli e soprattutto siamo più che certi che sia assolutamente ingiusto addossare tutte le colpe di questa debacle post-lockdown al tecnico Fabio Caserta. Il tecnico avrà anche sbagliato qualche cambio nelle ultime gare ma in campo ci vanno pur sempre i calciatori che sembrano solo delle lontane controfigure dei giocatori che avevamo ammirato almeno nelle ultime gare casalinghe ante-lockdown.

Sarà anche un fatto mentale, sarà anche la mancanza di cattiveria agonistica come spesso ha evidenziato mister Caserta, ad aver determinato le ultime gravi sconfitte delle Vespe. Ma aumentano i nostri dubbi in maniera considerevole sull’aspetto fisico di questa squadra e su come sia stata condotta la preparazione fisica in questi tre mesi di sosta forzata del campionato di Serie B.

Nessuno in cadetteria ha fatto peggio delle Vespe in queste quattro gare post-lockdown. Una Juve Stabia che ha toccato il suo punto più basso della stagione nelle sconfitte con il fanalino di coda Livorno e anche nei due derby con Benevento e Salernitana, giocati entrambi quasi per intero con la superiorità numerica. Tre partite nelle quali era lecito attendersi qualche punto in più in carniere per le Vespe.

Altro elemento che ci fa propendere per il non sottovalutare l’aspetto fisico di questa squadra è il fatto che queste sconfitte sono quasi sempre maturate nei secondi tempi. Fatta eccezione per la gara con la Salernitana dove le Vespe erano già in svantaggio alla fine del primo tempo, nelle altre tre gare la Juve Stabia alla fine del primo tempo avrebbe racimolato ben 5 punti, puntualmente tutti dilapidati nei secondi tempi.

Quattro indizi fanno una prova. Chi non se la sente da un punto di vista fisico (o da un punto di vista mentale) meglio che si faccia da parte facilitando le scelte di formazione di mister Caserta. La partita con la Virtus Entella rappresenta già una di quelle gare da ultima spiaggia che non possono assolutamente essere fallite per nessun motivo. Anche perché la Juve Stabia è riuscita nell’impresa di depauperare un grande vantaggio di punti sulla zona playout (ben 4) che aveva prima della sosta forzata del campionato. Poi dopo tre mesi la caduta libera che va arginata quanto prima se non si vuole che la retrocessione diventi qualcosa di più di una semplice ipotesi.

 

a cura di Natale Giusti 

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