Juve Stabia, assurdo questo senso di avvilimento e paura

Il nostro approfondimento sulla Juve Stabia e i propri tifosi Castellammare di Stabia – Iniziamo...

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Il nostro approfondimento sulla Juve Stabia e i propri tifosi

Castellammare di Stabia – Iniziamo questo nostro approfondimento sulla Juve Stabia con una citazione storica: “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. (Eleanor Roosevelt)

Il significato di questa frase, in questo momento particolare del campionato, non può essere accostato allo stato “emotivo” della piazza stabiese! In maniera del tutto errata, sta aleggiando in una parte delle tifoseria stabiese un senso di “paura” che il sogno chiamato serie B non si avveri.

Noi possiamo dire che questo senso di avvilimento e sconforto non va bene e non si sposa assolutamente con l’andamento da prima della classe della Juve Stabia. Stona, e non poco, la predisposizione quasi chirurgica di una fetta di tifosi, fortunatamente molto piccola o quasi tendente al nulla, che sembra non aspettare altro che le non vittorie, o le sconfitte, per esporre in maniera “mediatica” o “social” le loro perplessità.

Potremmo esporre i numeri e quello che in tutta Italia e non solo, dicono della Juve Stabia.

In questa nostra analisi, invece, vogliamo soffermarci su quello che ora sono purtroppo le conseguenze a queste sterili polemiche.

Il pensiero delle altre piazze

In altre piazze farebbero carte false per stare al posto della Juve Stabia, e in questo momento si stanno facendo beffa del popolo stabiese che a loro giudizio è troppo “provincialotto”.

Le frasi che girano sui social sono: “ma questi veramente fanno”, “ma di cosa si lamentano”.

A loro giudizio si sta palesando nel popolo stabiese una certa, ma non comprovata, inadeguatezza a vivere serenamente i quartieri alti di un girone difficilissimo e complicatissimo.

Le grandi gesta dei calciatori gialloblè dovrebbero contribuire a far crescere mentalmente la piazza, anche da questo punto di vista.

Bisogna entrare con piglio deciso e autoritario, come Troest e compagni, nella gestione emotiva del campionato in modo da farsi trovare pronti anche nel confronto con gli altri ed esaltare in ogni modo il momento glorioso della Juve Stabia.

Va bene la critica costruttiva, perché fa crescere e rende le persone più umili e collaborative, ma mai lo sconforto e il pessimismo da per tutto, e comunque, mai come fosse quasi un atto dovuto difronte, ripetiamo, alle non vittorie.

Il prossimo futuro

La Juve Stabia entra in un periodo decisivo della stagione, dove ogni singolo meccanismo va oleato a dovere. In quest’ultimo periodo ogni respiro va vissuto con intensità, ogni emozione va condivisa sugli spalti affianco alla squadra che regalerà, come ha fatto finora, grandi prestazioni e attaccamento alla maglia.

Quindi mettiamo da parte le sensazioni agrodolci che ci vogliono propinare e vediamo il bicchiere sempre pieno altro che mezzo, le mezze sensazioni le lasciamo agli altri.

A cura di Giovanni Donnarumma

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