ESCLUSIVA – Giuseppe Pancaro: Allenare la Juve Stabia è stato un onore

Catania? Un’esperienza importante per la mia carriera. La Juve Stabia ha un organico di qualità...

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Catania? Un’esperienza importante per la mia carriera. La Juve Stabia ha un organico di qualità e lotterà fino alla fine per la vittoria del campionato.

Alla vigilia della gara di campionato tra Juve Stabia e Catania la nostra redazione ha ascoltato in esclusiva l’ex tecnico delle due squadre, Giuseppe Pancaro. Riportiamo anche sul nostro giornale on line l’intervista pubblicata sull’ultimo match program di ViViCentro e distribuito gratuitamente al Romeo Menti.

Con il pareggio di Taranto la Juve Stabia ha chiuso il girone di andata con 37 punti, uno in più della sua stagione. Le dispiace aver perso questo record?

No, non mi dispiace. Il fatto che l’attuale Juve Stabia abbia fatto un punto in più della mia nulla toglie all’ottima stagione che ho vissuto a Castellammare. Mi fa anzi piacere che Fontana e le Vespe stiano facendo bene; da lontano seguo sempre con affetto le vicende dei gialloblù.

A maggio è tornato al Menti da spettatore e molti hanno fantasticato su un suo possibile ritorno sulla panchina delle Vespe. Le piacerebbe un giorno tornare a sedersi su questa panchina?

Alla Juve Stabia sono stato benissimo; ho un ricordo bellissimo sia per quello che è stato fatto in campo e sia per l’ambiente che si era creato. In più le Vespe sono state la mia prima squadra da primo allenatore quindi i gialloblù avranno sempre un posto particolare nel mio cuore. Detto questo, non mi sembra il caso di toccare argomenti che ora non mi competono, visto che c’è un allenatore, Fontana, che sta facendo benissimo.

A proposito di Mister Fontana, lo conosce? E come reputa il campionato che la sua Juve Stabia sta disputando?

Lo conosco, ci siamo incontrati diverse volte. Una delle ultime volte è stata alla festa dei 90 anni del Presidente Fiore, proprio quando io allenavo la Juve Stabia. Il giudizio non può che essere positivo, sia per la classifica sia per il gioco espresso dalla sua squadra.

A suo avviso la Juve Stabia di Fontana è più forte di quella di Pancaro?

E’ difficile dare una risposta e probabilmente non sarebbe nemmeno giusto. Entrambe le squadre avevano ed hanno punti di forza diversi, ma credo che tutti e due gli organici siano di assoluto valore.

Ci dà un suo giudizio sul Catania di questa stagione?

Il Catania è partito con qualche difficoltà ma si sta riprendendo bene. Anzi, credo che i siciliani abbiano poco da invidiare alle quattro squadre che si contendono il campionato: Lecce, Foggia, Matera e Juve Stabia. Se il Catania non avesse avuto i 7 punti di penalizzazione, credo che starebbe lottando con le quattro squadre sopra nominate per la vittoria del campionato.

Anche lei la scorsa stagione ha dovuto fare i conti con una pesante penalizzazione; crede che quei punti di penalità, 11, abbiano pesato sulla sua gestione?

C’è da dire che la nostra era una penalizzazione pesante. Finché sono stato sulla panchina del Catania l’obiettivo della salvezza era in linea con i punti fatti. Successivamente sono subentrati altri fattori di cui preferisco non parlare. Ad ogni modo ho un bellissimo ricordo anche dell’esperienza al Catania.

Con chi nella piazza siciliana è rimasto tutt’ora un rapporto piacevole?

Tutt’ora mi lega un rapporto di stima al Direttore Bonanno e mi sento spesso con tanti calciatori del mio organico e che sono ancora al Catania.

L’esperienza di Lo Monaco potrà essere un fattore importante in sede di mercato di riparazione?

Assolutamente sì. La carriera di Lo Monaco parla per lui; basti pensare che è stato capace di portare a Catania, tra gli altri, Mazzarani, un calciatore che in Lega Pro fa la differenza. Ovviamente il mercato di gennaio non potrà che esaltare il fiuto di Lo Monaco.

Della sua Juve Stabia sono rimasti Cancellotti, Liotti e Ripa; ci può dare un giudizio su questi tre calciatori? Ed inoltre c’è un calciatore di questa Juve Stabia che l’ha colpita in particolar modo?

Sono una persona che si lega molto ai calciatori che ha allenato. Sono contento davvero per tutti e tre e auguro ad ognuno di loro di realizzare i rispettivi desideri. Per quanto riguarda l’elemento che più mi ha colpito, dico la verità, è il gruppo. Logiudice e Manniello hanno allestito una squadra forte con “rimpiazzi” di qualità. Penso che questa completezza di organico sia un valore aggiunto.

Un altro calciatore che nella sua gestione ha fatto benissimo è Francesco Nicastro, che ora segna con regolarità anche a Perugia, in Serie B. Si sente ancora con lui?

Sì, con Ciccio ci siamo sentiti da poco. Sono andato a vedere una gara vinta dal Perugia proprio grazie ad una sua rete. Stiamo parlando di un ragazzo straordinario ed a cui, come agli altri, auguro le migliori fortune. Non avevo dubbi sulla sua crescita.

Quale delle “fantastiche 4” vede favorita per la vittoria del girone C di Lega Pro?

Fermo restando che a mio avviso si deciderà tutto al rush finale, la speranza è che vinca la Juve Stabia, sia per il rapporto ottimo che ho con Manniello, un Presidente che ha una voglia incredibile di riportare le Vespe in alto, e sia per il bel ricordo che ho della piazza stabiese. Detto questo, al momento il Matera di Auteri sembra la squadra più in forma; a mio avviso, però, la vittoria sarà in bilico fino alla fine.

Oltre che con il Presidente Manniello, con chi ha ancora un rapporto costante qui a Castellammare?

Mi sento spesso con Pino Di Maio, persona eccezionale, ed ovviamente con Clemente Filippi. Tutte persone che sento sempre con molto piacere.

C’è una partita e un aneddoto particolare della sua esperienza alla Juve Stabia che ricorda con piacere?

Per quanto riguarda l’aspetto di campo, probabilmente la partita di Messina resta la migliore della mia gestione, con i siciliani totalmente annichiliti; da allenatore quella vittoria fu una grande soddisfazione. Al di là dei risultati sportivi invece, ricordo con tanto piacere le cene settimanali dello staff societario al completo a casa di Giulio Vuolo Zurlo, addetto agli arbitri, altra persona carissima. Erano serate piacevoli, in cui si discuteva di campo e non solo.

Un suo saluto ai tifosi della Juve Stabia.

Non posso che salutare con affetto i tifosi della Juve Stabia. Per me allenare i gialloblù è stato un onore ed un piacere. Da tifoso, perché sono un tifoso della Juve Stabia, rivedere il Menti pieno in occasione della gara con il Lecce mi ha fatto tanto piacere e spero possa essere sempre così. Auguro a tutti i tifosi stabiesi le migliori soddisfazioni ed ovviamente buon Natale e buone feste.

Raffaele Izzo

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