ESCLUSIVA – Juve Stabia. Filippi a “Il Pungiglione Stabiese”: Stagione esaltante che meriterebbe una diversa cornice di pubblico

E’ intervenuto a “Il Pungiglione Stabiese” Clemente Filippi, D.G. della Juve Stabia, che ha fatto...

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E’ intervenuto a “Il Pungiglione Stabiese” Clemente Filippi, D.G. della Juve Stabia, che ha fatto un bilancio della stagione, senza dubbio, positiva delle Vespe

Durante il Pungiglione Stabiese, il programma sportivo sulla Juve Stabia, è intervenuto in diretta telefonica il D.G. delle Vespe Clemente Filippi, queste sono state le sue considerazioni:

Penso che la stagione della Juve Stabia sia complessiva buona in toto, sin dall’inizio del campionato. Se consideriamo il contesto colmo di difficoltà che ha accompagnato l’inizio di stagione, il cammino è positivo fin dall’inizio. L’unica prestazione effettivamente negativa è stata quella di Bisceglie, mentre negli altri match, a prescindere dal risultato, la Juve Stabia non è mai stata messa sotto. Certo, la vittoria di Lecce ha dato il là a quest’ultimo periodo positivo che sta suggellando una stagione già ottima. Il merito non può che essere del Patron Manniello che, nonostante i cento paganti a partita, sta consentendo alla squadra di Castellammare di esistere, portando avanti anzi un progetto ambizioso.

I progressi della squadra, sia in chiave di gioco che di atteggiamento, sono da ricondurre al lavoro di Mister Caserta e dello staff, bravi ad adattare la squadra di volta in volta all’avversario di turno. Il suo exploit da allenatore è una piacevole ma anche relativa sorpresa, dato che non avevamo dubbi sulle sue qualità da tecnico. Sul futuro di tanti elementi sotto contratto anche per il prossimo anno evitiamo di soffermarci ora: abbiamo un finale importante di stagione e ci sarà modo di parlarne.

Abbiamo il quarto o il quinto attacco del campionato, nonostante la partita di Brindisi da recuperare e questo la dice lunga sul nostro organico. C’è Simeri che ha già raggiunto i 10 gol stagionali alla prima stagione in Serie C, Canotto, andato in rete 7 volte ma anche Mastalli, centrocampista col vizio del gol, già cinque. Forse non abbiamo l’attaccante da numeri straordinari, ma siamo una squadra che compensa con l’apporto, in zona gol e non solo, di tutti gli elementi a questa mancanza. In tal senso giusto riconoscere i meriti a Caserta, che ha creato un’organizzazione ormai fluida e che, non dimentico, alcuni hanno messo in discussione quando c’è stata una piccola flessione. Mi auguro che il periodo positivo possa proseguire con il Cosenza, sperando in numeri quanto meno non traumatici in termini di spettatori come quelli degli ultimi turni. Ci sarà il nuovo invito alle scuole calcio ed anche l’orario della gara (14.30) aiuterà gli esercenti commerciali: mi auguro che questi aspetti possano aiutare a riempire il Menti.

Spero che a Braglia sia riservata l’accoglienza che merita. Al di là della retrocessione del 2013/14, in cui è retrocessa tutta la squadra, non solo Braglia, il Mister ha fatto cose incredibili qui a Castellammare, facendo vivere pagine meravigliose alla Juve Stabia. Ovviamente, nei 90 minuti di gioco, puntiamo a dargli un dispiacere perchè contro il suo Cosenza sarà uno scontro diretto importante.

Vittoria di Lecce come quella a Nocera del 2011? Non lo so. A Nocera la gara arrivò a campionato quasi terminato, con i rossoneri pronti a festeggiare, con tanto di torta pronta allo stadio. Fu piacevole rovinare la festa sportiva alla capolista ma a quel match seguì una rumorosa sconfitta in casa. Tra l’altro c’è da dire che anche i playoff sono nettamente diversi tra il 2011 ed oggi, con un regolamento decisamente più ostico. Sono epoche diverse, anche nell’inizio di stagione, con i vari Morero, Paponi, Matute, Allievi che hanno accettato la nostra proposta tecnica ed economica, permettendo ad un organico giovane di avere punti di riferimento in termini di esperienza. Non vedo, in campo, similitudini con il 2011 quanto invece nello spirito umile e battagliero della squadra di allora come di oggi. Anche lo spezzone di gara di Brindisi, con la sciabola preferita al fioretto conferma la voglia di vincere della squadra.

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