Juve Stabia, non Monopoli ma Risiko!

La Juve Stabia in questo inizio di stagione sa solo vincere. Una piacevolissima monotonia per...

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La Juve Stabia in questo inizio di stagione sa solo vincere. Una piacevolissima monotonia per i gialloblu, che contro il Monopoli hanno centrato la sesta vittoria in sei gare di campionato. Al pari della gara con il Rende, anche il match contro i pugliesi ha mostrato avversari di livello per le Vespe, arrivati al Menti per giocarsi la propria gara. Ciononostante, la Juve Stabia è riuscita a centrare l’intera posta in palio, staccando la Juve..ntus nella corsa a distanza in tema di vittorie.

Sarebbe fin troppo facile dire che la Juve Stabia ha centrato (parco) vittoria superando gli “imprevisti” incontrati sul proprio cammino. Riavvolgendo il nastro del film di ieri, invece, si nota come la squadra di Caserta abbia sì superato il Monopoli, ma con lo spirito di chi gioca a Risiko.

Risiko, il famigerato gioco da tavolo in cui con le proprie truppe l’obiettivo è assaltare e sconfiggere sul campo di guerra i nemici. Bhe la Juve Stabia ieri ha fatto esattamente questo: si è dimostrata battagliera, superando la squadra di Scienza in quella che è stata prima una partita a scacchi e poi una guerra sportiva.

La truppa di Caserta hanno perso il primo scontro armato, colpite dalla sortita dell’ex Berardi. Da quel momento la Juve Stabia si è definitivamente “incattivita” passando all’attacco con la rabbia, ma anche con la lucidità, fondamentali per sopraffare l’avversario.

Due le armi principali a disposizione della Juve Stabia. Due autentici carri armati a difesa della propria trincea: Troest e Marzorati, insuperabili in marcatura ma anche capaci di esplodere colpi micidiali nell’area di rigore nonostante il forfait di Allievi, che di sortite inaspettate per gli avversari se ne intende. Proprio la rete di Troest conferma come il generale danese sia già un imprescindibile nella squadra stabiese.

L’altra arma in più per l’armata delle Vespe, la velocità delle proprie frecce (ovviamente non tricolori ma gialloblu): Carlini e Canotto. Il primo fantasista in grado di essere decisivo in ogni ruolo, il secondo scheggia impazzita in grado di perforare le difese avversarie. A loro si aggiungono uomini che, guidati da Capitan Mastalli, si muovono con la compattezza del grande esercito.

Una squadra che lotta e combatte unita come una truppa, condotta alla perfezione da Caserta. Ieri il tecnico ha provato soluzioni tattiche nuove, non subito efficaci, avendo la lucidità di cambiare in corsa tornando sulla strada collaudata. Pedine mosse sempre con intelligenza sul tavolo da gioco del Menti.

Ora testa alla prossima “battaglia”, con quella fame lucida fondamentale per continuare a vincere.

Raffaele Izzo

Juve Stabia TV


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