EDITORIALE – Juve Stabia, è ora di mettere la sveglia..

La Juve Stabia a Messina ha messo in campo una delle peggiori prestazioni della stagione....

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La Juve Stabia a Messina ha messo in campo una delle peggiori prestazioni della stagione. Il passo a vuoto siciliano segue il pareggio casalingo col Monopoli e, proprio per questo, assume ancor più peso.
Le considerazioni sul match di ieri devono riguardare tutta la squadra, non potendosi addossare ai singoli, più e meno positivi, le responsabilità della sconfitta.

L’orrendo fango, perché si è giocato sul fango e non su un campo da gioco, di Messina, per il gioco dei ragazzi di Fontana è stato come sabbie mobili. Sabbie mobili che hanno risucchiato idee e grinta. Forse può apparire assurdo, paradossale, ma ieri le Vespe sono state prigioniere del proprio tiki taka. Una squadra abituata a giocare sempre e solo palla a terra, a calcio per intenderci, non ha saputo reinventarsi in una gara dove la palla lunga sarebbe stata più efficace del fraseggio. Conseguenza di quello accaduto ieri, e che speriamo sia chiaro a tutti i gialloblù, è che bisogna avere sempre un piano B; quando il fraseggio non rende, serve subito cambiare strategia senza farsi sorprendere dagli avversari.
Anche in quest’ottica appare ancor più scellerata la scelta di lasciare Ripa in panchina; proprio la punta di Battipaglia fa del gioco aereo la sua caratteristica migliore e più di chiunque altro avrebbe beneficiato di cross e lanci lunghi. Dopo il botta e risposta avvenuto in settimana tra Manniello ed il procuratore di Ripa (lo stesso di Kanoute, elemento da recuperare quanto prima e da tenere al sicuro da voci di mercato), il pensiero che possa essersi trattata di un’esclusione punitiva sfiora la mente di molti.

A prescindere da queste valutazioni, serve acquisire quanto prima equilibrio nella gestione dei nuovi acquisti. Non vedere in campo dall’inizio, e nemmeno per uno spezzone di gara, Matute, calciatore nato per giocare partite del genere, fa riflettere. Riflessioni che aumentano osservando altri acquisti, lontani dall’essere pronti, ma già con all’attivo un elevato minutaggio in gialloblù.
Inevitabile, poi, constatare come a tre giorni dalla fine del mercato manchi ancora il terzino sinistro, da tutti definito, prima che iniziasse il calciomercato, come priorità imprescindibile.

Il cammino della Juve Stabia resta positivo, a tratti straordinario, ma bisogna superare quanto prima la fase di torpore che sta coinvolgendo le Vespe. A gennaio, evidentemente, la sveglia che doveva far riprendere ai gialloblù il cammino non è ancora suonata.
Con quasi un intero girone da giocare nulla è perduto, né ci sono distanze impossibili da ricucire o colmare, ma serve rispolverare la grinta del girone d’andata. Ferme restando, infatti, le barricate del Monopoli ed il fango dello stadio San Filippo, la Juve Stabia nelle ultime gare è scesa in campo senza la cattiveria ed il sentimento tanto cari a Fontana.

Vincente non è chi non cade mai, ma chi, dopo esser caduto, ha la forza di rialzarsi. Ecco, rialzarsi già a Siracusa, terra amica e bellissima, sarebbe importantissimo quanto salutare.

Raffaele Izzo

Juve Stabia TV


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