Promozione-Nuova Ischia,Mister Isidoro Di Meglio: ll rammarico per la sconfitta c’è,ma dobbiamo ripartire più forti di prima

La Nuova Ischia esce sconfitta dal big-match di domenica in quel di Bacoli. Una sconfitta...

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La Nuova Ischia esce sconfitta dal big-match di domenica in quel di Bacoli. Una sconfitta arrivata con l’unica palla gol creata dalla formazione di casa. I gialloblu domenica non solo hanno perso la testa della classifica,ma anche l’imbattibilità che conservavano dall’inizio della stagione. C’è da dire che anche la formazione bacolese perse la sua imbattibilità proprio nel match dell’andata al Mazzella,terminato 2-0. Nella partita allo stadio “Tony Chiovato” gli isolani più volte hanno sfiorato il gol,con due nitide occasioni da parte di Gianluca Saurino. Dopo più 24 ore dalla partita,abbiamo raggiunto telefonicamente nel pomeriggio di ieri, il tecnico isolano Isidoro Di Meglio per conoscere il morale della squadra e analizzare la partita. “Devo dire che il morale non si è mai abbassato-commenta Di Meglio- c’è sicuramente rammarico per non aver portato a casa un risultato positivo. L’avevo già detto prima della partita,che anche se non avessimo vinto non è che non avremmo vinto il campionato. Mancano ancora 13 partite alla fine del campionato,e tutto può succedere.Cerchiamo di ripartire già da domani per concentrarci e preparare al meglio la partita con la Puteolana”. Isidoro Di Meglio aggiunge anche un pensiero sui propri calciatori. “Dopo la partita erano rammaricati. Normale che sia così. Fossero stati felici, vuol dire che non ci tenevano alla causa. Erano inevitabilmente amareggiati,ma glielo dobbiamo concedere,almeno oggi,ma da domani dobbiamo concentrarci su quello che c’è stato”. Dopo la sconfitta in quel di Bacoli,c’è stato un bellissimo gesto da parte di uno dei pilastri di questa squadra,Pasquale Chiariello,il quale ha cambiato l’immagine di copertina di Facebook con la foto di squadra scattata proprio a Bacoli,aggiungendo un commento:”Non è ancora finita”. Questo messaggio dimostra che c’è attaccamento alla maglia,c’è gruppo e la voglia di lottare fino alla fine? “Assolutamente si,l’impegno che ci mettono è sempre massimale. Non mi meraviglio della parole di Pasquale,che è sempre uno dei ragazzi più positivi del gruppo,uno di quelli che cerca di trascinare con l’esempio. Un leader silenzioso,ma positivo all’interno del gruppo. Lui,come tanti altri,come alcuni che non hanno giocato come Ciro Saurino,che era squalificato e comunque venuto a sostenere i propri compagni, o come Paradiso che è andato in tribuna. La partecipazione è completa e i ragazzi hanno capito l’importanza del ruolo che ricoprono e stanno dando il massimo”. Proprio nel match di Bacoli,era assente Ciro Saurino,espulso nell’ultima gara casalinga con il Rione Terra. Un’assenza che ha pesato e non poco a centrocampo. L’allenatore non nasconde infatti l’importanza di avere a disposizione un giocatore con quelle caratteristiche. ” Adesso sarebbe troppo facile dire che la sua assenza abbia pesato molto,così come sarebbe stato semplice dire che non avrebbe pesato se avessimo vinto. Ciro è un giocatore con delle caratteristiche particolari,è uno che ci dà tanto nel gioco aereo,perchè stacca benissimo di testa sia in fase offensiva che in fase difensiva. E’ un giocatore importante,ma mi sembra riduttivo verso chi ha giocato domenica dire che si è perso perchè mancava Ciro Saurino. La nostra sconfitta penso che la dobbiamo analizzare sotto altri aspetti,come qualcuno che nel secondo tempo è venuto meno,qualcuno non è stato all’altezza della situazione. Una partita purtroppo ogni tanto si può anche sbagliare. Noi non possiamo fare altro che prendere in atto di ciò che accade,ma senza buttare la croce addosso a nessuno in particolare. Ci dobbiamo prendere tutti insieme le nostre responsabilità così come quando andava tutto bene eravamo tutti uniti e compatti,ora che è arrivata la prima sconfitta in campionato bisogna reagire e riprendersi subito. Abbiamo perso una partita non una battaglia e venderemo cara la pelle da ora fino alla fine”. 

A cura di Simone Vicidomini

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