Eccellenza- Vito Manna: ” In casa Real Forio c’è bisogno di ritrovare l’armonia”

Real Forio- Il neo direttore sportivo Vito Manna ha parlato ai microfoni dell’ufficio stampa della...

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Real Forio- Il neo direttore sportivo Vito Manna ha parlato ai microfoni dell’ufficio stampa della società foriana parlando del suo ritorno nella società

Simone Vicidomini– Dopo le presunte dimissioni dell’allenatore Isidoro Di Meglio,il quale sabato al termine della partita persa in casa contro l’Ottaviano ha avuto un battibecco anche abbastanza acceso con la sua squadra,aveva fatto pensare ad un possibile cambio in panchina. Invece tutto è rientrato nella norma- ma la cosa strana è stato il ritorno all’interno della dirigenza foriana di Vito Manna. L’ex direttore sportivo, che aveva annunciato in pompa magna le sue dimissioni prima dell’inizio della stagione. Con il ritorno di Manna, Boria è stato così promosso al ruolo di Direttore Generale. All’orizzonte sembra essere una sorta di promozione,invece dati gli ultimi fatti accaduti tra la squadra ed il tecnico Isidoro,e forse c’è di mezzo anche il mercato fatto a dicembre con gli addii un po improvvisi di Piccirillo e Longo hanno forse fatto riflettere l’intera dirigenza biancoverde ad effettuare questo cambio. Il DS Manna è intervenuto ai microfoni dell’Ufficio Stampa del Real Forio. Ecco le sue parole.

Direttore Manna, commentiamo il suo ritorno in biancoverde. Partiamo dalla soddisfazione di essere tornato a far parte della dirigenza del Real Forio, nel ruolo che tante soddisfazioni le ha regalato, praticamente al primo anno di vita della società…
“Come ho detto ai ragazzi, lo spogliatoio del Real Forio è stata per 4 anni la mia seconda casa. Sono onorato di farne nuovamente parte, compatibilmente con i miei impegni. Ho dato la disponibilità agli amici della società per dare una mano in questa parte finale del campionato. La cosa comporterà anche degli oneri, perché la situazione al momento non è rosea, ma sicuramente ci sono tutte le basi e le prerogative per venire fuori da questa situazione difficile. La squadra non l’ho potuta seguire dall’inizio, ma ho visto che ha fatto un grande girone di andata. Ora è in una fase un po’ di difficoltà, ma in tutti i campionati ci sono delle fasi che si alternano, l’importante è venirne fuori. Sono contento dell’accoglienza dei ragazzi, che in parte conosco e di tutti i dirigenti a cui sono legato”.

Probabilmente, un dato che vale la pena sottolineare una volta in più è quello che la vede voler andare in aiuto della squadra, mettendosi a disposizione, scendendo di nuovo in campo al fianco degli altri, in un contesto nel quale – anche per ragioni personali – si era dovuto allontanare un po’…
“Si, tenendo presente vita privata e professionale, ho dovuto fare delle scelte. Prima di tutto, ringrazio tutti i dirigenti attuali, che comunque mi hanno accolto con grande entusiasmo. Non è facile essere accolto in un contesto dove già gente ha lavorato. Sono entrato con la mia umiltà, senza voler calpestare il lavoro di nessuno, ma volendo dare solo una mano e collaborare. Questo è quello che mi ha spinto a tornare, ad accettare la richiesta che mi ha fatto la società. La prima cosa è lavorare, cercare di creare armonia e di aiutare la squadra ad essere un gruppo che mette al centro la maglia biancoverde. Quindi un forte attaccamento ai colori sociali, un forte attaccamento a questo paese e questa maglia”.

Era sugli spalti sabato. Penso abbia vissuto l’esito della gara con l’Ottaviano in prima persona, da ex dirigente, da persona che non può restare indifferente alle sorti del Real Forio. Che idea si è fatto della partita?
“L’ho vista da tifoso e nel secondo tempo ero dietro la porta dove attaccava il Real Forio. Nel primo tempo, la squadra era bloccata psicologicamente ed ha fornito una prestazione molto opaca. L’Ottaviano, invece, mi ha impressionato per la voglia di vincere e di lottare, anche con giovani interessanti. Nella ripresa, il Forio ha avuto una reazione, forse nervosa, ma nel complesso la prestazione non è riuscita a portare ad un gol che poteva mettere la partita in maniera diversa. In contropiede, poi, l’Ottaviano è riuscito a segnare e, in verità, non ha rubato nulla. La sconfitta brucia ma deve far riflettere e deve dare la forza per lottare subito per riconquistare i punti persi, già da sabato, in una partita decisiva”.

Chiudo con una battuta, relativa ad una indiscrezione circolata pochi minuti prima dell’uscita del comunicato ufficiale. Si sente un tutor?
“(ride, ndr) Avrei aspirato di più ad essere il navigator dei centri per l’impiego del nuovo governo. Non sono un tutor, sicuramente. Qui nessuno ha bisogno di un tutor, sono solo un ragazzo che vuole dare una mano a questa squadra e già da sabato chiederò ai ragazzi di lottare col coltello fra i denti per la maglia del Real Forio”.

 

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