Castagna: “Mi aspettavo di giocare una stagione più positiva. Il Futuro…

L’INTERVISTA- L’attacante foriano Castagna doc ci ha raccontato la stagione che ha vissuto,delle prospettive future...

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L’INTERVISTA- L’attacante foriano Castagna doc ci ha raccontato la stagione che ha vissuto,delle prospettive future e dei suoi prossimi obiettivi

“Cosa è successo a Pozzuoli? E’ successo che il Presidente Carmine Franco per diversi motivi ha lasciato la società. Ci sono stati tanti problemi,tra cui i pagamenti che tardavano ad arrivare. Non è possibile che noi eravamo la squadra che rappresentava Pozzuoli e ci allenavamo a Torre del Greco Tutto questo per me rappresentava solo un grande caos”

Simone Vicidomini– I campionati dilettantistici sono quasi giunti al termine. E’ stato un anno molto complicato per le squadre isolane, purtroppo non tutti sono riusciti a conquistare il proprio obiettivo. Partendo dall’Eccellenza, il Barano dopo tre stagioni giocate nella massima serie regionale è retrocesso in Promozione. Il Real Forio dopo aver conquistato la salvezza diretta, molto probabilmente dovrà nuovamente scendere in campo il 25 maggio per disputare un secondo play-out contro la Puteolana 1902 (vittoriosa 1-0 sul Barano lo scorso 28 aprile). Per quanto riguarda l’Ischia,in Promozione dopo una prima parte del campionato vissuta nei piani alti e i vari innesti fatti nel mercato di dicembre, è sfumato prima la possibile vittoria del campionato fino al fallimento di non conquistare i play-off. Se le squadre isolane non hanno regalato grandi soddisfazioni,ci sono da elogiare i tanti giocatori isolani doc,che giocano a terra ferma. Uno fra tanti è Luigi Castagna,classe 1997 ex Real Forio e cresciuto nel settore giovanile proprio dell’Ischia. Il giovane attaccante foriano doc, dopo la straordinaria stagione scorsa giocata in maglia biancoverde,il quale è stato uno dei protagonisti per la storica salvezza raggiunta, quest’anno ha giocato la prima parte di campionato con la maglia della Puteolana in Eccellenza per poi trasferirsi in Serie D con il Granata. Primo dell’inizio dei campionati,l’attaccante è stato oggetto di discussione nel calciomercato di tante società con piazze anche molto importanti. Proprio per questo abbiamo deciso di intervistare Castagna per capire quali sono le sue sensazioni sulla stagione conclusa e cosa si aspetta per il suo futuro. Ecco le sue parole.

Castagna,si sono conclusi da poco i vari campionati dilettantistici. Come giudica la sua stagione e se ha qualche rammarico?

“Sicuramente era iniziata con tanto entusiasmo a Pozzuoli,anche perché eravamo fiduciosi e convinti del progetto. Purtroppo si è rilevato un progetto fallimentare. A dicembre mi sono andato a giocare questa chance in Serie D con il Granata (Ercolanese) anche perché è sempre una vetrina importante dove puoi metterti in mostra. Mi aspettavo di fare molto di più e soprattutto di trovare un progetto serio. Le partite in cui ho giocato ho fatto bene,anche perché le squadre mi stanno contattando.

Nella prima parte di campionato ha giocato con la maglia della Puteolana in Eccellenza. In un intervista che lei mi ha rilasciato ricordo queste parole: ho scelto Pozzuoli perché è la giusta piazza per rilanciarmi” Dopo nemmeno un mese,però le cose non sono andate come previsto. Cosa è successo a Pozzuoli?

“E’ successo che il Presidente Carmine Franco per diversi motivi ha lasciato la società. Ci sono stati tanti problemi,tra cui i pagamenti che tardavano ad arrivare o non arrivavano proprio. Tanti di noi giocavamo con il morale a zero. Però comunque siamo andati avanti fino a dicembre dove poi ognuno di noi ha fatto le sue scelte. Al di là di tutti i problemi che ci sono stati, noi comunque ogni partita scendevamo in campo per giocarci la gara,anche perché la piazza di Pozzuoli merita davvero tanto visto che ha dei tifosi spettacolari. Purtroppo c’era qualcuno attorno alla società che remava contro ed anche per questo il giocattolo si è rotto.

E’ vero che si è trovato in una situazione molto delicata,visto che la società ha avuto seri problemi non solo economici ma anche di natura logistica?

“Si io che venivo dall’isola comunque avevo bisogno di una casa per dormire. Per me è stato sbagliato tutto. Non è possibile che noi eravamo la squadra che rappresentava Pozzuoli e ci allenavamo a Torre del Greco dove avevamo anche gli alloggi. Tutto questo per me rappresentava solo un grande caos. E’ mancata l’organizzazione e la giusta programmazione”.

Una situazione davvero paradossale che l’anno spinta nel mercato di dicembre ad accettare obbligatoriamente di giocare con la maglia del Granata in Serie D. Quali sono stati i motivi?

“Io ero contrario a questa scelta,perché avevo la possibilità di giocarmi le mie carte anche in Eccellenza con la stessa Frattese che mi ha contattato e che lottava per il campionato. Mi sono sentito preso un po’ in giro perché a Pozzuoli mi doveva essere data la lista che poi non mi è stata più data. Per questo motivo sono stato costretto ad accettare di giocare in Serie D con il Granata. Essere costretto a fare determinate scelte per un calciatore non è facile. Io penso che debba decidere lui. La colpa è anche mia che mi sono trovato in quella situazione”.

Purtroppo quando è stato costretto a cambiare squadra, di certo non ha trovato una società seria e solida. Anzi forse ha trovato un’Ercolanese che era allo sbando più totale…

“I ragazzi erano tutti eccezionali compreso il mister. La società già era in crisi, infatti quando sono arrivato io dopo un paio di partite sono iniziate ad andare via alcune dirigenti che rappresentavano la società stessa”.

Come si vuol dire oltre il danno anche la beffa. Purtroppo siete retrocessi in Eccellenza con largo anticipo. Cosa non ha funzionato e questa società era in grado di affrontare un campionato di Serie D ?

“Inizialmente quando sono arrivato io,prendendo ogni singolo giocatore che c’era si poteva tranquillamente raggiungere l’obiettivo della salvezza. Però prima del mio arrivo c’erano stati alcuni problemi ,anche con il mister che era andato via prima dell’inizio del campionato. A dicembre, la società al posto di rinforzare la squadra l’ha smantellata del tutto. La squadra mentalmente era già morta visto i tanti risultati negativi ottenuti e se non hai la forza mentale non esci più da quel tunnel”.

Come giudica la stagione delle squadre isolane che purtroppo quest’anno non sono riuscite tutte a raggiungere i loro obiettivi…

“Sinceramente mi dispiace molto per il Barano perché mi aspettavo che facessero un buon campionato e che si salvassero senza problemi. Mi dispiace che sono retrocessi,anche perché lì ho tanti amici miei. Il Real Forio mi aspettavo che si salvava,soprattutto all’inizio dove hanno raccolto ben venti punti poi non capisco perché si è smantellato tutto e sono arrivati a giocarsi la salvezza all’ultima giornata. Dall’Ischia invece mi aspettavo che vinceva il campionato,perchè per me era la squadra più attrezzata,una delle più forti e raggiungere almeno i play-off. Dopo la vittoria contro il Sant’Antonio Abate per 3-2 dovevano essere più consapevoli di loro per poter vincere alla fine”.

L’Ischia attualmente sembra essere l’unica squadra certa che parteciperà al prossimo campionato,non a caso è già al lavoro per selezionare gli under e non solo. E’ da giorni che rimbalza la voce che lei possa accettare il progetto gialloblu. Quanto c’è di vero e se ha avuto un contatto diretto?

“Si sono stato contatto dalla società,sia dal Presidente D’Abundo che da Pino Taglialatela. Abbiamo avuto un incontro. La scelta spetta a me. Io mi sono dato dei tempi,anche perché ho 20 anni e prima di fare due passi indietro ci devo pensare bene e non è facile. Se non dovessero arrivate offerte concrete dalla Serie D accetterebbe la proposta dell’Ischia? “Si,però preferirei una categoria più sopra. E’ vero hanno un progetto importante e magari l’idea me la faccio anche di tornare sull’isola”.

Oggi come oggi a cosa pensa Luigi Castagna e le prospettive future quali sono ?

“Mi auguro che l’anno prossimo trovo una società seria,che mantenga gli obiettivi prefissati ad inizio campionato,che mi faccia sentire importante e giocando in una squadra che mia dia una mano per  fare il giusto salto di qualità nel calcio che conta”.

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