Gianni Sasso Superstar all’attacco di Barcellona

  Domenica dodici marzo 2017 è il giorno tanto atteso da Gianni Sasso e dall’intera...

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La presentazione di Gianni Sasso

Domenica dodici marzo 2017 è il giorno tanto atteso da Gianni Sasso e dall’intera comunità sportiva. Il primatista isolano tenta un’impresa ardua ma non impossibile, quella di abbattere il tempo da lui stesso detenuto nella maratona, alla Zurich Maratò di Barcellona.

L’avventura di Gianni Sasso parte da lontano e s’incrocia con il futuro per cercare di scrivere la Storia: quella di un campione, non solo dello Sport ma anche della vita. Tutto comincia a sedici anni quando Gianni Sasso, studente e promessa calcistica, subisce un duro colpo in un incidente stradale. La gamba sinistra frantumata gli è amputata e comincia un calvario che lo seguirà per tutta la vita. Gianni non si perde d’animo, la sua resilience, la sua capacità di far fronte in maniera positiva a quel traumatico evento, gli permette di riorganizzare positivamente la propria esistenza e supera mille difficoltà. Anche grazie allo sport, trova una sua identificazione e si ricostruisce, restando sensibile alle opportunità positive che la vita gli offre. Appena uscito dal decorso clinico, Gianni Sasso comincia ad allenarsi. Certo è difficile farlo con due gambe, figuriamoci con una. Ma la tenacia, la voglia di non darsi per vinto è forte e cominciano ad arrivare i risultati positivi. Come lui stesso dichiara nella conferenza stampa di presentazione per la prossima gara, presso il Ristorante Oasis, Sorriso Resort, la disabilità sta nella mente, non nel fisico.

Il Team Sasso

Nel suo ricco carnet di successi Gianni Sasso annovera decine di vittorie, podi, ottimi piazzamenti a livello internazionale. L’uomo dei record delle maratone di New York 2008, Chicago 2009, Amsterdam 2012 e bronzo a Yokohama e in Scozia, non finisce mai di stupirci e di affascinarci. Ma di là dall’atleta che colleziona vittorie, ottenute spesso su atleti normodotati, appare l’uomo Gianni Sasso. Per la sua carica positiva. A quarantasette anni ha lo stesso vigore mentale di un ventenne e le sue fatiche, sembrano non pesargli. Gli ultimi successi ottenuti alle paralimpiadi di Rio de Janeiro che l’hanno portato alla ribalta del grande pubblico, non l’hanno scalfito, continua ad allenarsi per dare il meglio. Ischia, dopo l’ottimo piazzamento nel triathlon, lo elesse Re e fu lui a impersonare Ferdinando II per la commemorazione del centosessantaduesimo anniversario del Porto. Il titolo di Ambasciatore isolano nel mondo per i suoi grandi meriti sportivi, ma anche per la capacità di comunicare ai giovani la sua verità, quella di non piangersi addosso ma stingere i denti e combattere, rivela come Gianni Sasso sia un Campione vero. Che in un’intervista rilasciata dichiara: “Non mi sono fermato, mai. In molti mi sono stati vicini, a cominciare da papà Ciro e mamma Angelina. Ritrovarsi così giovani senza una gamba, in una società assai meno inclusiva verso i disabili rispetto a quella odierna, non è stato semplice. Lo sport mi ha aiutato, eccome: è la molla attraverso la quale affrontare le sfide, una dopo l’altra. I veri ostacoli, le barriere più difficili da superare, sono quelli di una quotidianità che, soprattutto al Sud, si rivela complicata per chi ha disabilità”.

Gianni Sasso in una delle sue performance

Seguito da una folta schiera di amici, tra cui il suo personal trainer Emmanuel Scotto D’Abusco e finalmente dal Comune di Forio e dalla Feder Alberghi Ischia, Gianni Sasso si accinge a sentirsi fischiare il vento nelle orecchie, quella sensazione che solo pochi eletti sanno riconoscere, inseguendo il sogno, a Barcellona. Quello che tutti ci auguriamo, sia una meritata vittoria.

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Luigi Castaldi

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