La strategia:

Nella nota diffusa dopo la riunione di ieri è emersa come raccomandazione che nella prima fase il gruppo squadra sia raccolto in un luogo chiuso (centri sportivi o di allenamento), ovviamente sanificati e rispettosi di tutte le norme, tale protocollo è esteso a tutte le componenti periferiche alla squadra: medici, fisioterapisti, magazzinieri.
Quanto ai controlli, l’impostazione è quella di seguire attentamente, soprattutto per quanto riguarda l’apparato respiratorio e cardiovascolare, i calciatori positivi e oggi guariti per verificare tutti gli effetti del virus. Ma il monitoraggio sarà esteso anche
a gli altri con test molecolari, sierologici ed esami del sangue. Il tutto sarà applicato, come logico, anche al settore arbitrale.

Le date:

Si potrebbe tornare a giocare il 24 o il 31 maggio o il 7 giugno. In tempo per chiudere a metà luglio e lasciare spazio alle coppe europee sfruttando la priorità data dall’Uefa ai campionati nazionali.

Gravina ci crede, resta da vedere se tali misure abbracceranno anche il calcio dilettantistico; comunque il tutto dovrà essere vidimato dal governo. Il percorso verso il ritorno è in continuo evolversi ed aperto a integrazioni da parte di tutte le componente del mondo calcistico. Il prossimo briefing della commissione si terrà martedì prossimo, mentre domani ci sarà un veritice tra il numero uno della federcalcio e il Ministro dello sport Vincenzo Spadafora.

A cura di Simone Vicidomini