Giovanni Iovine: “I nostri giovani sono il futuro delle società isolane”

L’INTERVISTA- L’ex allenatore del Procida Iovine ci ha raccontato il momento che sta vivendo il...

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L’INTERVISTA- L’ex allenatore del Procida Iovine ci ha raccontato il momento che sta vivendo il calcio isolano, illustrandoci un progetto per non perdere i tanti giovani isolani

“La soluzione è quella di trovare una società che abbia intenzione di disputare un campionato con solo giovani,inserendo proprio i 99, 98 e 97 e poi corredandolo con i giusti under che ci vogliono e con quel minimo di esperienza che ci vorrà tra l’asse centrale di difesa,centrocampo e portiere”

Simone Vicidomini- La stagione calcistica per le squadre isolane e giunta quasi al termine (solo il Real Forio anche se già era salvo più di un mese fa ,e il  Lacco Ameno ancora impegnato per conquistare la salvezza) per quanto riguarda le altre società, sono già al lavoro per programmare la prossima stagione. I nodi da sciogliere in vista dei prossimi campionati sono davvero tanti. Tra i tanti argomenti di cui si parla oggi e che tiene banco di discussione è quello che riguarda i giovani calciatori isolani. Non a caso, l’Ischia infatti, ha organizzato degli stage al “Mazzella” proprio in questi giorni,dove ha chiamato a raccolta i classe 2001-2002-2003 e qualche 2004 , proprio per reperire il materiale necessario in vista della prossima stagione e programma un  futuro roseo. C’è da dire che, la società isolana, avrebbe dovuto già  conoscere nei minimi dettagli chi erano i giovani,su cui andare a puntare visto che si è sempre parlato di creare un settore giovanile,partendo da zero. La squadra del patron D’Abundo oggi come oggi è l’unica ad avere una solidità economica per gettare le basi e programmare un degno futuro per cercare di ritornare nel calcio professionistico. Per quanto riguarda le altre squadre isolane: Real Forio,Barano e Lacco Ameno,che anche quest’anno hanno palesato seri problemi di natura economica ma anche logistica nell’affrontare un  campionato, il futuro resta un’incognita al momento. Sicuramente per affrontare un Eccellenza,Promozione o Prima Categoria alla base di tutto ci vuole una società solida,organizzata e con un minimo di base economica. Proprio per questo abbiamo deciso di intervistare mister Giovanni Iovine, chi meglio di lui può conoscere i tanti giovani calciatori isolani che quest’anno rischiano di non essere confermati nelle varie squadre isolane essendo che non sono più under. L’ex trainer del Procida, ci ha illustrato una possibile soluzione credendo in un vero progetto giovani a livello isolano. Ecco le sue dichiarazioni.

Mister Iovine,come vede la situazione del calcio isolano oggi ?

“Alla luce di quello che sta per succedere,dove chiaramente dobbiamo aspettare sabato per conoscere il destino del Real Forio. Io penso che comunque,alla fine questa situazione attuale della Lega di far disputare un play-out aggiuntivo e soltanto cautelativa. Alla fine, spero che non cambierà nulla e che ci sia la possibilità per il Barano di chiedere il ripescaggio in Eccellenza. E’ una situazione un po’ particolare per il calcio isolano. Tra le squadre isolane, vedo solo l’Ischia in questo momento che ha la forza economica e le idee chiare su quello che può essere il proprio futuro. Per quanto riguarda il resto, leggo ed ascolto da più parti che ci sono delle incertezze per il Barano e il Real Forio. Il Lacco Ameno è in una situazione ancora da chiarire e spero che possa fare la Promozione,visto il bagaglio di giovani che ha alle spalle, anche perché è stata l’unica squadra che quest’anno ha fatto due juniores: under 17 e under 19. Bisogna dare merito e fare un grande applauso per chi è riuscito a creare tutto questo. Spero vivamente che il Lacco Ameno possa partecipare ad un campionato di Promozione visto che sarà ricco di derby “.

Quest’anno alcune società isolane,hanno palesato grossi problemi nell’affrontare un campionato sotto l’aspetto economico. Ci sono tanti giovani isolani che oggi non si sa che fine faranno,come i 99’ che potrebbero fine per giocare il torneo amatoriale. Quale potrebbe essere la soluzione?

“Il discorso sta proprio lì. Noi stiamo per consegnare una classe come i 99’ che uscirà fuori dal pacco under e la stiamo regalando al torneo amatoriale. Se consideriamo soprattutto i 99’ ,un gruppo che ha disputato un campionato con l’Ischia calcio quando era in Lega Pro,ma allo stesso tempo ha vinto un campionato Allievi con il Real Forio. Ogni anno così facendo consegneremo all’amatoriale tutto quel gruppo del pacchetto degli under che sono usciti fuori quota. Secondo me non è possibile che un ragazzo di 20-22 anni non possa avere la forza nelle gambe e le qualità per affrontare un campionato di Promozione e Prima Categoria?

Quindi…“La soluzione è quella di trovare una società che abbia intenzione di disputare un campionato con solo giovani,inserendo proprio i 99, 98 e 97 e poi corredandolo con i giusti under che ci vogliono e con quel minimo di esperienza che ci vorrà tra l’asse centrale di difesa,centrocampo e portiere. Bisogna rischiare anche di retrocedere o non di retrocedere alla quint’ultima giornata e non farsi venire le paturnie quando si esce sconfitti da una partita. Anzi proprio in quel momento, un dirigente intelligente entra nello spogliatoio e dica vicino ai ragazzi non mollate ed andiamo avanti, perché siamo giovani e non dobbiamo guardarci dietro. Questa cosa già stava succedendo con Flavio Leo due anni a Forio e poi alla fine si è cambiato indirizzo. Bisogna trovare dei dirigenti veri,e saggi che abbiano voglia di inserire i ragazzi facendo delle selezioni, dove sono state già fatte nei campionato precedenti che abbiamo visto. Insomma noi come sempre siamo convinti che i ragazzi non sono capaci, io continuo a dire che non ci sono dirigenti che abbiano la voglia e il coraggio di rischiare”.

L’Ischia Calcio come detto in apertura è l’unica squadra che veramente ha le idee chiare sul proprio futuro. Ma attualmente delle restanti squadre isolane chi potrebbe sposare questo progetto?

“Io ho letto sul vostro quotidiano,che il Real Forio ha avuto un’incontro con l’Ischia per fare uno scambio di titoli. Il Real Forio proprio perché ha una questioni di problemi economici potrebbe decidere di fare una Promozione, investendo sui giovani correndo il rischio di retrocedere. Potrebbe essere anche quello il programma di partire dalla Promozione e di rischiare giocando sui giovani, e penso che proprio loro potrebbero essere i candidati a sposare questo progetto visto che hanno palesato problemi economici. Lo stesso Lacco Ameno, che sta disputando campionati di Prima Categoria con budget quasi a zero. Stesso discorso per il Barano che è sempre stato molto parsimonioso, è giunta l’ora di rischiare ancora di più inserendo ulteriormente ragazzi,cosa che è già stata fatta quest’anno. Il futuro è quello di avere il coraggio di rischiare qualcosa. E’ vero alla fine i ragazzi di oggi sono legati alla playstation ma se noi gli diamo la possibilità di giocare, probabilmente possono venire fuori”.

Il messaggio da lanciare alle società isolane qual è? “Abbiate il coraggio di fare dei campionati sui giovani. Alla distanza se si ha il tempo di aspettare e la soluzione migliore da pagare. Oggi come oggi possiamo dare al giovane un rimborso spese per faro venire al campo ma quel giovane sarà l’over , il grande di domani che continuerà a giocare per la società che gli ha dato la possibilità di giocare e sicuramente verrà con lo stesso spirito di oggi,ovvero con la voglia di dare il massimo per la società che gli ha dato questa possibilità”.

In conclusione le chiedo, cosa ne pensa di questo play-out aggiuntivo che il Real Forio dovrà giocare sabato pomeriggio al “Calise” contro la Puteolana 1902?

“Indubbiamente è inutile continuare a fare ricorsi ed altro. La realtà era questa, i play-out aggiuntivi andavano fatti. Ogni anno nel primo comunicato che esce a luglio è scritto quello che può essere il destino di fine stagione. Io stesso mi sono ritrovato con il Real Forio tre anni fa,quando giocammo il play-out contro il Quarto dove ci salvammo e si paventò lo stesso spettro di oggi. Noi cercammo di organizzarci subito nell’eventualità se dovevamo giocarli. Inutile fare ricorsi ed altro,anche perché la Figc ci è andata anche sul duro,facendo capire che chi non dovesse disputare questi spareggi avrà delle sanzioni anche abbastanza pesanti. E’ una cosa spiacevole,ma bisogna farla e dobbiamo ricordarci che le stagioni terminano il 30 di giugno. Non è un caso che all’epoca in Eccelenza si pagavano i famosi dieci mesi,anche perché non solo si iniziava prima ma soprattutto c’èra il rischio di incappare in una situazione del genere”.

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