Ischia rispettato il protocollo, ecco perchè non si gioca con l’Albanova

La società gialloblu con una conferenza stampa ha spiegato i motivi del rinvio della gara...

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La società gialloblu con una conferenza stampa ha spiegato i motivi del rinvio della gara

Simone Vicidomini– Nel pomeriggio di ieri la società dell’Ischia con un comunicato scritto ha spiegato il motivo per cui è stata fatta richiesta al Comitato di rinviare la gara di domenica al “Mazzella” contro l’Albanova in programma alle ore 14:00. “A seguito della disposizione della ASL Napoli 2 che ha posto in isolamento 5 calciatori della Prima Squadra dell’Ischia Calcio questa società ha sospeso gli allenamenti comunicandolo alla Federazione che ha disposto il rinvio della gara di domenica con l’Albanova. L’Ischia Calcio formula gli auguri di pronta guarigione e ritorno all’attività sportiva ai tesserati del Barano Calcio attualmente positivi al coronavirus”.

Inoltre sono state sospese per due giorni le sedute di allenamento con calciatori e staff che rimarranno a casa. La società gialloblu si è già attivata, dove nel pomeriggio di oggi, tutti i tesserati saranno sottoposti a tampone, con l’esito che dovrebbe arrivare in serata. Alla conferenza stampa di ieri presso la sala stampa del “Mazzella” erano presenti l’addetto stampa Salvi Monti,il Dg Pino Taglialatela e il Ds Mario Lubrano Lavadera.

I dirigenti gialloblù hanno spiegato nel dettaglio il motivo che ha spinto l’Ischia a chiedere, nella serata di giovedì, il rinvio del match casalingo con l’Albanova. «Avremmo voluto parlare di sport e non di altro – esordisce Salvi Monti –. Siamo qui per sgombrare il campo da qualche incertezza e supposizioni non suffragate dai fatti. Ieri pomeriggio l’Ischia Calcio è stata avvisata in forma ufficiale dalla dirigenza del Barano che un calciatore che aveva disputato l’incontro di sabato scorso risultava positivo e per di più sintomatico.

Questo calciatore, nel corso dell’intervista che viene fatta dall’Asl per tracciare i contatti, ha dichiarato che qualche giorno prima dell’incontro con l’Ischia, aveva avuto dei contatti stretti con alcuni componenti della nostra rosa di prima squadra. Questo ci ha messo in condizione di dover necessariamente avvisare le autorità sportive. Ci siamo messi subito in contatto in via informale con il C.R. Campania. Questa mattina alle 12.00– prosegue Monti, che ha ringraziato l’Asl per la disponibilità in un momento in cui le esigenze erano ben altre – è arrivata la comunicazione ufficiale che nella serata di giovedì ci era stata anticipata. I cinque calciatori della rosa sono in isolamento fiduciario. Lunedì faranno il tampone presso il “Rizzoli” e martedì ne sapremo di più sulle loro condizioni. 

L’Ischia Calcio ha deciso di fermare precauzionalmente per oggi e domani tutte le attività comuni della prima squadra. Domani, volontaristicamente, calciatori e dirigenti faranno un tampone per accertarsi delle loro condizioni di salute. Noi stiamo bene, dalla partita è trascorsa quasi una settimana dalla gara in cui eravate presenti anche voi della stampa».

Monti conclude- che «ci rendiamo conto che il problema del Covid-19 sta mettendo in difficoltà la regolarità del campionato. Questa settimana si disputerà una sola gara del nostro girone. Si sta verificando quello che un po’ tutti temevamo. Questa seconda ondata non potrà non avere conseguenze sulla regolarità dell’attività sportiva».

ISOLATI 5 CALCIATORI- Il dg Pino Taglialatela così si è espresso su quanto verificatosi: «L’Ischia si attiene ai protocolli. Non siamo ai livelli delle massime serie dove i controlli sono notevoli perché gli interessi sono ben diversi. Nei dilettanti è tutta forza nostra. Abbiamo cercato di tenerci isolati ma questa problematica non è dipesa da noi. Sono arrabbiato con i cinque calciatori che hanno partecipato alla cena prima della partita (si fa con i compagni di squadra, non con tesserati di altre), li ho chiamati e redarguiti. In questa società si fanno cose da professionisti. I calciatori sono costantemente monitorati dallo staff medico, il tecnico dall’inizio della stagione è stato chiaro. Il presidente ci tiene tantissimo alla salute dei tesserati. Ci martella costantemente e per me questo stop è una mezza sconfitta. Siamo uomini di campo. A qualcuno che ha voluto pensare che non volessimo giocare, dico che fino a stamattina speravo che non arrivasse la comunicazione dell’Asl. Non possiamo farci nulla, dobbiamo attenerci alle regole. L’allenatore è arrabbiato per questa situazione. Noi vogliamo giocare sempre e spero che sia l’ultima volta che accada una cosa del genere. Il presidente Zigarelli? Ha accettato la nostra comunicazione in seguito alla decisione dell’Asl».

Al di là della cena dei cinque calciatori, c’è un fatto oggettivo: sabato scorso si è giocata una partita e nelle fila del Barano sono poi risultate due positività (che oggi potrebbero salire a tre). «Eravamo pronti per i test, in settimana la squadra è stata monitorata e nessuno (dirigenti compresi) ha mostrato dei sintomi – prosegue il dg gialloblù – dopo il derby. Tutti stanno bene. Abbiamo predisposto l’effettuazione dei tamponi con risultato immediato. Se l’esito sarà negativo, domenica riprenderemo gli allenamenti. La cena è una situazione ulteriore che ha portato all’isolamento dei cinque calciatori».

GRAVI DANNI– Durante la conferenza stampa, arriva la notizia che il governatore De Luca ha intenzione di riproporre il lockdown. Quanto sarebbe stato opportuno attendere l’evoluzione del virus? «Il lockdown  farà dei danni al calcio ma soprattutto agli imprenditori che fanno degli investimenti. Se ci dovessero fermare, sarebbe un danno enorme. Abbiamo sperato e speriamo ancora di giocare per portare avanti il progetto. Il presidente anche quest’anno ha fatto dei sacrifici enormi, allestendo una squadra importante, pur avendo un’azienda da sostenere in una situazione particolare. D’Abundo – continua “Batman” – ha chiesto di fare un campionato tranquillo ma se la squadra dimostra di essere all’altezza della categoria, lo capiremo più avanti. Un nuovo protocollo, altre linee guida? Si dovrebbero fare dei tamponi rapidi, a costi abbordabili, per consentirci di allenarci o giocare in caso di negatività – sottolinea Taglialatela –. Nel nostro caso, dovremo attendere martedì l’esito dei test ai cinque calciatori, quando potevamo conoscerlo molto prima». Salvi Monti ribadisce quanto riportato sul sito, ovvero che sono sospese le attività del settore giovanile e riprenderanno «quando saremo tutti sicuri che l’attività si possa svolgere senza alcun rischio».

RISPETTATO IL PROTOCOLLO- Il ds Mario Lubrano assicura che «l’Ischia era molto concentrata, non c’era alcun problema di organico, eravamo più che pronti a giocare questa difficile prova con l’Albanova. Per noi un test molto importante dopo due vittorie, più quelle di coppa. Eravamo un po’ tutti curiosi di vedere l’Ischia all’opera in un incontro (con tutto il rispetto per Barano e Mondragone che sono due ottime squadre) contro una delle tre maggiori candidate per la vittoria finale. Purtroppo siamo stati fermati da un provvedimento dell’Asl. Confermo che, senza la comunicazione avuta – aggiunge Lubrano – avremmo sicuramente giocato questa partita, in sicurezza. I test a cui ci sottoporremo domani (oggi, ndr) erano stati già previsti. E questo è un altro indizio di quanto l’Ischia abbia operato in maniera trasparente, facendo più di quanto prevede il protocollo. Vorrei vedere quale società nel giro di 48 ore organizza uno screening a tutta la squadra. Credo che vada apprezzato l’impegno profuso dall’Ischia affinché la partita si giocasse. Speriamo che tutti stiano bene e che il campionato vada avanti nella maniera più regolare possibile. Il movimento dilettantistico è importante, inutile nasconderlo: c’è chi sacrifica il proprio tempo e chi lo fa per lavoro. Tanti imprenditori immettono risorse personali e mantengono in vita il calcio dilettantistico. Spero che si vada avanti, snellendo il calendario, trovando un compromesso, coinvolgendo le società in un processo decisionale, se sarà il caso riducendo il numero delle partite per concludere la stagione ed evitare contraccolpi a livello economico. Le società hanno speso già tanto. Una sospensione sarebbe uno scenario che spero non venga preso in considerazione».

 

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