Barano- Chiariello: “Meritavamo la salvezza. Ho tanta voglia di riscattarmi”

L’INTERVISTA- L’esperto difensore dei bianconeri Chiariello,ci ha raccontato che tipo di stagione ha vissuto alle...

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L’INTERVISTA- L’esperto difensore dei bianconeri Chiariello,ci ha raccontato che tipo di stagione ha vissuto alle chianole,soffermandosi sulla retrocessione e sulle prospettive future

Simone Vicidomini– Il campionato di Eccellenza del Barano è finito nel peggiore dei modi. Purtroppo la squadra baranese dopo tre stagioni giocate nella massima serie regionale è retrocessa in Promozione. Il verdetto che ha così condannato la formazione di Gianni Di Meglio è arrivato il 28 aprile intorno alle ore 18:30, una data che in molti ricorderemo. Gli aquilotti purtroppo sono usciti con le ossa rotte dal play-out perso per 1-0 in terra flegrea contro la Puteolana 1902. Sono passate quasi tre settimane da quel fatidico giorno. Il Barano va detto che anche nella gara giocata contro i flegrei di certo non ha demeritato,anzi ha avuto ben tre nitide occasioni per segnare. Purtroppo, come accaduto nel corso del campionato è mancato quel pizzico di cattiveria in più sotto porta,dove spesso e volentieri si poteva raccogliere il massimo del risultato a disposizione o addirittura beffati nel finale. Una retrocessione che comunque racchiude un’annata vissuta sottotono alle “Chianole”. In tutto ciò però va dato merito sicuramente a Gianni Di Meglio che tra le tante problematiche avute dall’inizio fino alla fine è riuscito comunque a dare un’impronta di gioco ad un gruppo molto giovane. Non a caso il Barano in determinate partite è piaciuto per il gioco che ha espresso. L’unica grande pecca e che purtroppo come abbiamo detto più volte, essendo una squadra giovane spesso c’è stata quell’incapacità e impossibilità di riuscire a realizzare sotto porta di quanto creato. Ma c’è comunque da elogiare l’intero gruppo che nonostante le mille difficoltà, tra problemi logistici e qualcuno anche economico hanno sempre cercato di dare il massimo e crederci fino alla fine. Una retrocessione che lascia davvero l’amaro in bocca. Uno dei tanti protagonisti, vera punta di diamante della rosa bianconera, che non ha smesso di crederci fino alla fine,lottando per la maglia grazie alla sua esperienza è Pasquale Chiariello. Al di là del verdetto arrivato sul campo, ha disputato un ottimo campionato,diventato giocatore fondamentale nello scacchiere della formazione baranese. Lui insieme a Di Costanzo hanno guidato il reparto difensivo. Abbiamo deciso così di parlare con lui della squadra isolana, della retrocessione e delle sue prospettive future. Ecco le sue parole.

Chiariello, purtroppo la stagione è terminata nel peggiore dei modi. Il Barano è retrocesso in Promozione,dopo tre stagioni giocate nella massima categoria regionale. Tornando indietro di qualche settimana e analizzando a mente fredda lei chiedo, cosa non ha funzionato nella partita contro la Puteolana e vi aspettavate questo verdetto?

“La partita contro la Puteolana ha rispecchiato l’intero anno calcistico che abbiamo giocato. A Pozzuoli per chi ha visto la partita,l’unica squadra che poteva e doveva salvarsi era il Barano. Abbiamo preso gol su una punizione dove potevamo fare sicuramente meglio. La partita l’abbiamo condotta maggiormente sempre noi. Il problema e che non siamo riusciti a sbloccare il risultato ma addirittura l’abbiamo persa. Io penso che meritavamo di andare ai supplementari. A punti avremmo vinto noi,almeno per quello che penso io. Il verdetto purtroppo è stato quello che ha decretato il campo. Io personalmente non me l’aspettavo come i miei compagni di squadra,anche perché a due partite dalla fine del campionato potevamo conquistare una salvezza diretta ed invece siamo passati a giocarci i play-out addirittura fuori casa”.

E’ d’accordo se le dico che oggi come oggi quando il campionato è finito, la partita che vi ha condannato di più è stata quella che avete pareggiato a San Giorgio? Anche perché in quella circostanza si era passati due volte in vantaggio e poi beffati soltanto ad una manciata di minuti nel finale…

“Sicuramente si. Però le posso dire che noi eravamo andati a San Giorgio almeno per prendere un punto. Per come si era messa la partita prendere un punto era da pazzi. E’ successo che siamo andati due volte in vantaggio e mentalmente abbiamo accusato il contraccolpo in negativo. Abbiamo perso due punti importanti in quell’occasione”.

Sappiamo tutti che quest’anno ci sono state tante problematiche a Barano. Le chiedo quanto è stato difficile e se lo è stato giocare in un ambiente così, c’è stato qualche causa in particolare e la mancanza della società ha influito?

“Come ha detto lei sappiamo tutti che è stato un anno difficile dove sono andati via diversi giocatori per vari motivi. Sicuramente come tutti sanno la società a Barano è composta da poche persone. Per quanto riguarda le dichiarazione di Pistone, forse lui era abituato ad Afragola dove era sempre presente sul campo. La società a Barano c’è ma non si vede spesso sul campo fisicamente. Lui pensava di stare a terra ferma,dove il calcio è visto in maniera diversa. Quando siamo partiti l’8 di agosto vedendo anche la squadra mi aspettavo un ambiente diverso questo è vero. E’stata dura però molto di più lo è stato da dicembre quando il mercato era aperto con giocatori che andavano a venivano. Però da lì in poi ci siamo un attimo riorganizzati anche a livello di spogliatoio”.

Come detto in apertura eravate un gruppo molto giovane, però lei forse l’unico più grande e con tanta esperienza che spesso ha incitato i propri compagni a lottare fino alla fine soprattutto il più giovane. Cosa l’ha spinta a rimanere a Barano dopo i tanti addii nel mercato di dicembre?

“In primis perché io avevo preso un impegno con il Barano. Loro mi hanno sempre trattato da giocatore importante e poi c’è un rapporto ottimo con il mister,Veronica la team manager e Ciro Mennella che vanno oltre al calcio. Io non ho mai pensato di andare via. E’ normale che ogni giocatore ha i suoi pensieri e le sue motivazioni. Io ero motivato e sono rimasto ed ho cercato di dare il più possibile per centrare l’obiettivo”.

Secondo lei il Barano avrà la possibilità di presentare domanda di ripescaggio e di affrontare un degno campionato di Eccellenza o si accontenterà di disputare il campionato di Promozione?

“Io penso che se uno deve disputare un campionato di Eccellenza facendo domanda di ripescaggio non deve commettere gli stessi errori degli anni scorsi. A Barano da quello che ho letto e si sente un pensiero sul ripescaggio l’anno fatto ed è anche giusta come cosa,anche perché il Barano non ha mai fatto nessuna domanda di ripescaggio. Non so se poi si farà o quanto meno ripartiranno dalla Promozione”.

La stagione si è conclusa da poco. Però c’è una squadra isolana, ovvero l’Ischia che dopo il fallimento ottenuto quest’anno ha iniziato a programmare il futuro ma soprattutto per il prossimo campionato. E’ già da qualche giorno che in casa gialloblu rimbalza la voce che lei posso tornare ad indossare quei colori ma soprattutto ritroverebbe mister Billone Monti. Quanto c’è di vero in questa notizia e lei  accetterebbe di sposare il progetto?

“Sicuramente a me fa piacere di questa cosa. Io con il mister e anche con suo figlio ho un ottimo rapporto. Se ci sarà l’occasione di sederci attorno ad un tavolo,io ascolterò con piacere il loro progetto. Dall’esterno sicuramente sembra che vogliano partire per tempo rispetto alle altre squadre isolane con un progetto serio ed ambizioso. Questo mi sento di dire. Se ho avuto contatti? Si c’è stata una telefonata ma solo una semplice chiacchierata nulla di più”.

Chiudiamo con un giudizio sulla sua stagione vissuta e quali obiettivi aspiri per il prossimo anno?

Io personalmente parlo per me, non sono stato in grado di portare a termine la stagione nel migliore dei modi,giocare bene fa piacere però alla fine quello che conta nel calcio sono i risultati. Una retrocessione fa sempre male. Per l’anno prossimo c’è tanta voglia di riscatto anche perché sono un giocatore che cerca motivazioni sempre più forti ogni anno”.

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