San Giorgio a Cremano, bomba carta intimidatoria: “Atto vile, sembra di essere tornati agli anni ’90”

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San Giorgio a Cremano, bomba carta intimidatoria: “Atto vile, sembra di essere tornati agli anni ’90”

Chi ha fatto esplodere la bomba carta all’esterno dell’esercizio commerciale in via Gianturco a San Giorgio a Cremano si è reso protagonista di un atto vile e ingiustificabile”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Non si conosce al momento la matrice dell’attentato – prosegue Borrelli -, sul fatto stanno indagando gli agenti della Polizia di Stato. E’ certo però che da un po’ di tempo a questa parte i commercianti di Napoli e provincia sono sotto attacco. Fatti di questo genere si susseguono senza soluzione di continuità. Le forze dell’ordine fanno il possibile per arginare i fenomeni delinquenziali ma servono rinforzi per assicurare sicurezza agli imprenditori e ai cittadini in generale. Il ministro dell’Interno Salvini ha promesso mesi fa l’invio di nuove unità ma, al momento, siamo ancora in attesa. Lo esortiamo a tenere fede alle sue promesse. Smetta di fare il ministro della Propaganda e torni a fare il suo dovere”.

“Sono vicino alle vittime di questo atto vigliacco – aggiunge il segretario dei Verdi di San Giorgio a Cremano Salvatore Petrilli, che si è recato sul posto in seguito all’attentato -. Stiamo parlando di persone serie e perbene, dediti al lavoro e alla tranquillità. Dinanzi ad un atto del genere sono stupiti ed amareggiati. Si tratta di un gesto che condanno con la massima fermezza, qualunque sia la matrice. E’ inaccettabile che chi lavora debba affrontare danneggiamenti del genere”. Anche l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di San Giorgio a Cremano Ida Sannino focalizza l’attenzione sulla matrice: “E’ fondamentale per capire di che fenomeno si tratta. Purtroppo si tratta di un modus operandi tipico della criminalità. Per quanto riguarda fatti di questo genere sembra di essere tornati agli anni novanta. Una serie di attentati che appare come la metastasi di un cancro che credevamo guarito”.

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