Rumeni rubano rame a Pescara: arrestati

Nella nottata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pescara hanno tratto...

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Nella nottata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pescara hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di furto aggravato in concorso, PAUN Ciprian, 31enne, BLANARIU Vasile-Remus, 38enne, COMARDICI Sile-Marian, 30enne, PLESCAN Costel, 35enne, e CLOSCA Ionel, 37enne, tutti rumeni residenti a Vasto con numerosi precedenti e segnalazioni di polizia per reati contro il patrimonio.

Tutto è cominciato alla 22.00 circa di domenica 18 settembre quando una pattuglia in borghese del NOR di Pescara, che stava svolgendo servizio mirato alla repressione di furti, ha notato transitare, in via Aterno, una Mercedes di colore nero con 5 soggetti a bordo. I militari hanno immediatamente riconosciuto l’auto poiché già segnalata in altre circostanze come mezzo utilizzato per compiere reati predatori ed hanno deciso di pedinarla. Il mezzo ha imboccato via Raiale in direzione Chieti e, giunto  all’altezza dello svincolo del cavalcavia dell’asse attrezzato, ha imboccato la stradina che conduce al canile municipale. Percorsi circa un centinaio di metri, l’auto si è fermata e gli operanti si sono appostati in posizione favorevole all’osservazione, riuscendo a notare che quattro uomini,  a piedi, si sono diretti presso il muro di cinta del cementificio. L’autista, rimasto sul mezzo, ha percorso la strada a ritroso e si è posizionato poco più avanti, fungendo da “palo”.

A questo punto i militari hanno deciso di seguire i quattro all’interno del cementificio nascondendosi alla vista del ladri che, non accortisi di nulla hanno iniziato a tagliare grossi cavi elettrici; capite le intenzioni dei malviventi gli operanti hanno chiesto rinforzi e altre due pattuglie si sono appostate circondando l’edificio. Dopo una lunga attesa per i militari e di intenso “lavoro” per i ladri, intorno alle 04.00 i malviventi sono usciti dallo stabilimento con numerose matasse di rame già pulito pronte ad essere caricate sull’auto.

A quel punto è scattata la trappola: il personale appostato all’interno del cementificio è intervenuto immediatamente unitamente ad altro equipaggio allertato nel frattempo. Per i  malfattori non c’è stato scampo: non hanno potuto far altro che arrendersi, colti, come si suol dire, “con le mani nel sacco”.  Ingente il bottino del furto: 47 matasse di rame per un peso complessivo di quasi 800 kg per un valore di mercato di poco inferiore ai 6000 euro.

Gli arrestati sono stati processati per direttissima e rimessi in libertà con l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora.

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