Italia Viva si presenta alla comunità con il tema Prescrizione

Italia Viva di Renzi costituito a Castellammare da Di Martino e Pannullo, che vede l’adesione...

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Italia Viva di Renzi costituito a Castellammare da Di Martino e Pannullo, che vede l’adesione di Vitiello, fa la sua prima uscita su un tema politico

Italia Viva si presenta alla comunità con il tema Prescrizione

Castellammare di Stabia – Italia Viva si presenta alla comunità stabiese affrontando un tema dal titolo “Della Prescrizione…”.
A costituire a Castellammare la nuova formazione politica capeggiata a livello nazionale da Matteo Renzi, il consigliere comunale Andrea Di Martino e l’ex sindaco Antonio Pannullo, i quali hanno voluto fortemente, così è stato affermato, fare la prima uscita pubblica del partito, affrontando un tema politico che è argomento di dibattito nazionale e che tanti problemi sta creando all’interno della maggioranza di governo.
Iniziativa che si è tenuta nel salone Viviani e che ha registrato una numerosa partecipazione di cittadini vicini e no al partito, ma anche tanti avvocati.
Sono intervenuti Andrea di Martino capo gruppo consigliare di Italia Viva, il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto, i parlamentari di Italia Viva Catello Vitiello, e Gennaro Migliore e il coordinatore nazionale del partito Ettore Rosato.
La segretaria del Consiglio degli Avvocati, Ester Di Martino, nel portare il suo saluto ha sottolineato quanto la riforma della prescrizione, in vigore dal 1° gennaio di quest’anno, sia sbagliata nel merito e nella forma, aspetto ripreso in tutti gli interventi.
Così come da tutti è stato messo in risalto quanto importante sia cancellare questa norma che è una battaglia di civiltà e per i diritti.
“Dobbiamo lasciare alle spalle il passato – ha anche affermato il consigliere Di Martino – guardare al futuro per tutelare gli interessi generali, combattendo le contraddizioni e la cialtroneria imperante”.
Una battaglia per un giusto processo e tempi certi, concetto che è contenuto nella Carta Costituzionale , ripreso, sia pure da punti di vista differenti dagli interventi che si sono susseguiti.
A mano a mano si è entrato sempre più nel merito della problematica in discussone, che è un tema che interessa soprattutto i cittadini, oltre che i professionisti, ha detto il sindaco di Ercolano, facendo rilevare che non è assolutamente vero che i tempi del processo con questa riforma si riducono, ma vero è l’esatto contrario.
“Processi che non vedranno mai la fine, – ha ancora affermato – e un processo senza fine, è la fine della giustizia”.
Una proposta anticostituzionale che va cancellata perché non tiene conto dei problemi della gente, occorre una riforma, ha ancora affermato, che guardi il pianeta giustizia in tutte le direzioni e che investi sulla polizia penitenziaria, sui magistrati.
Tecnico l’intervento del deputato Vitiello, che ha esordito affermando che Italia Viva ha il coraggio di affrontare questo problema “noi lavoriamo non per il partito ma con il partito per la città” e le opposizioni di Renzi, che per alcuni appaiono ingiustificate, hanno la finalità di migliorare il prodotto legislativo.
Una riforma sbagliata dunque, una richiesta, ha specificato il deputato, che potrebbe risultare impopolare, ma chi sbaglia deve pagare anche se la pena deve essere vicina al reato. La pena non una vendetta, ma deve seguire il principio di rieducazione delle persone e l’inizio della risocializzazione e, se il processo dura venti anni, la persona è sicuramente un’altra rispetto a quando il reato è avvenuto.
Una riforma che è la peggiore della storia repubblicana, è stato il concetto predominante della serata, ribadito anche da Rosato.
“Si sta smontando un diritto per posizionare una bandierina da utilizzare in campagna elettorale”, ha asserito il coordinatore nazionale di IV; il processo è già una condanna e un processo lungo non trova nessuna giustificazione. Norma che diventata una strumentalizzazione politica, che va cancellata e deve essere il Parlamento a trovare una larga intesa per una questione che penalizza i cittadini comuni, i più fragili, i più indifesi.
“E’ un tema che non deve rispondere alla pancia degli elettori” ed è questa, ha ancora detto Rosato, una delle differenze tra IV e gli altri partiti, ma è un tema sul quale senza fretta bisogna riflettere, lavorando anche sulla depenalizzazione di alcuni reati, sulla lungaggine della burocrazia, evitando scontri ideologici, dunque un ragionamento più complessivo.
A chiudere gli interventi previsti nella serata, il deputato Migliore che, oltre a precisare che il partito è impegnato sui contenuti che appunto costituiscono la sua identità, ha focalizzato il suo intervento sul ruolo dei media e la negatività dei processi mediatici che avvengono e riescono a condizionare anche il lavoro della magistratura.
“Il ruolo della stampa è pesante e noi non possiamo accettare che le regole vengano stravolte”.
Un concetto a nostro modesto avviso necessario di un’apposita discussione e riflessioni più accurate e articolate in quanto solo quasi annunciate corrono il rischio di diffondere concetti, ai tantissimi cittadini che distrattamente s’informano, non condivisibili come i tanti che sono diffusi dai politici costretti a essere telegrafici nei talk show che ci propongo giornalmente.
Per quanto, storture e forzature mediatiche ci sono, e sono da combattere per difendere soprattutto i cittadini meno attrezzati, com’è stato detto, privi di una idonea forza per difendersi dai processi pubblici.
“Una riforma complessiva della giustizia – ha ancora detto Migliore – che Italia Viva sta proponendo, per ribadire il principio dei diritti. Partito che sta guardando con occhio attento a come si sta trasformando il paese. No ai discorsi demagogici e propagandistici, IV è uno strumento nelle mani dei cittadini che devono fidarsi di noi”.
In chiusura, la giornalista Fiorangela d’Amora, che ha moderato la serata, ha ricordato e chiesto un impegno e una discussione, sul grave problema che sta interessando la Fincantieri a Castellammare.
Giovanni Mura

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