Negli ultimi tempi il porto di Castellammare di Stabia sembra essere divenuto un parcheggio per navi da disarmare, creando potenziali problemi alla sicurezza della navigazione
La pratica di offrire riparo alle navi in difficoltà è una pratica storicamente diffusa, come lo è mettere a disposizione banchine in disuso per ricoverare le navi che devono andare in disarmo.
Un’attività effettuata anche nel porto di Castellammare di Stabia, sede del glorioso cantiere Fincantieri, nonché porto commerciale fino agli anni ’90 ed ora apprezzato come porto turistico, ma che oggi sembrerebbe diventato un bed and breakfast per navi dormienti.
Una pratica lodevole, ma che stona con le vocazioni turistiche della struttura portuale. Passeggiando sullo splendido lungomare e soffermandosi ad ammirare il porto si noterà due brutture rossastre che vanno in contrasto con il panorama circostante.
Non solo, pare che ormai queste navi abbiano il loro posto fisso dove svernare, ravvivando con le loro scialuppe di salvataggio gli stanchi flutti dell’approdo stabiese. Di fatti il personale di bordo, che fa da guardiania all’imbarcazione, attraversa costantemente lo specchio d’acqua del porto anche in tarda serata creando disagi anche per i pescherecci. Tali spostamenti effettuati in notturna avvengono in assenza di luci di segnalazione, rischiando così di essere scambianti per sbarchi clandestini di extracomunitari in cerca di asilo.
A cura di Antonio Gargiulo
TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Si diffida da qualsiasi riproduzione o utilizzo, parziale o totale, del presente contenuto. E’ possibile richiedere autorizzazione scritta alla nostra Redazione. L’autorizzazione prevede comunque la citazione della fonte con l’inserimento del link del presente articolo
