Campania, Premio “Buona Sanità”: insigniti anche i medici che hanno curato la piccola Noemi

Campania, Premio “Buona Sanità”: insigniti anche i medici che hanno curato la piccola Noemi Domani...

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Campania, Premio “Buona Sanità”: insigniti anche i medici che hanno curato la piccola Noemi

Domani mattina, presso la sala Nassiriya del Palazzo del Consiglio regionale della Campania si terrà la cerimonia di consegna dei premi “Buona Sanità” alle figure che si sono distinte nei rispettivi campi: uomini e donne che hanno dato l’esempio, profondendo impegno, umanità e abnegazione nel loro lavoro.
Il premio, promosso dal consigliere regionale e membro della commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli, è assegnato in base alle segnalazioni pervenute dai presidi sanitari e alle notizie risultanti dai fatti di cronaca.
“Si tratta di un modo per ringraziare chi ha svolto il proprio lavoro in maniera encomiabile – spiega Borrelli –. I premiati sono persone che agiscono ogni giorno per svolgere efficacemente i propri doveri. In un’epoca in cui emergono spesso comportamenti contrari alla deontologia è necessario mostrare anche l’altra faccia della medaglia, insignendo coloro che si sono distinti sotto il profilo dell’impegno”.

L’elenco dei premiati:

Giacomo Carrisi, Pasquale Formisano, Ciriaco Pedicini e Raffaele De Nardo del Psaut di San Bartolomeo in Galdo per aver salvato, nel maggio 2017, una donna colpita da un trauma commotivo dopo essere caduta dalla bicicletta;
Dario Formigli, Michelantonio Maffeo (premio in memoria, sarà ritirato dalla moglie Marisa Foiano) e Ciriaco Pedicini dello stesso presidio per aver salvato, nell’agosto 2018, la vita ad un giovane infartuato;
Il caporeparto dei vigili del fuoco Vincenzo Gilardi e l’autista soccorritore Antonio Raggi per aver tratto in salvo una donna che, il 28 aprile 2019, minacciava di lanciarsi nel vuoto da una finestra dell’Ospedale pediatrico Santobono;
La I Unità Operativa Complessa Malattie infettive ad indirizzo neurologico dell’Ospedale Cotugno-Azienda dei Colli per aver curato, nell’ottobre 2018, un’intera famiglia affetta da colera, destinandogli un’intera ala del reparto;
Il chirurgo Angelo Sorge dell’ospedale San Giovanni Bosco per aver operato, nell’aprile 2019, un anziano di 93 anni affetto da ernia inguinale;
l’Unità Operativa Complessa di Terapia del Dolore dell’Ospedale Cardarelli per l’impagabile attività quotidiana di supporto e cura ai malati terminali;
il personale dell’Ospedale Santobono per essere riuscito a gestire in maniera efficace un caso inusuale per una struttura pediatrica come quello della piccola Noemi, raggiunta da un colpo di pistola durante una sparatoria in piazza Nazionale;
il Reparto Medicina di Urgenza del Cto per aver permesso ad una malata terminale di coronare il suo sogno d’amore, permettendole di celebrare le nozze all’interno del reparto.

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