Campania: centri per l’impiego, la protesta si fa lavorando

Per protesta alcuni centri per l’impiego della regione Campania hanno effettuato l’apertura di sabato “protestando”...

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Per protesta alcuni centri per l’impiego della regione Campania hanno effettuato l’apertura di sabato “protestando”

Aperti in Campania”per protesta” alcuni centri per l’impiego.

Nella provincia di Napoli, gli sportelli stamane si sono aperti al pubblico per gli uffici di Napoli – Scampia, Napoli – Fuorigrotta e Pozzuoli.

I diritti dei lavoratori si conquistano lavorando.

Con questo motto, è partita l’iniziativa de “il sabato del lavoro” della funzione pubblica di CGIL, CISL e UIL  della Campania.

Niente sciopero hanno inteso i sindacati, ma stamane con tanto di “protesta” i tartassati dipendenti degli ex uffici di collocamento (se ne contano solo poco o più di settecento) in Campania con tanta passione ed abnegazione, hanno offerto la giornata di lavoro al cittadino.

 Il dato rilevante, si riferisce al centro per l’impiego di Pozzuoli, dove il dottore Giuseppe MANFREDI, responsabile della struttura, il quale comunica che su quindici dipendenti, stamane tutti hanno garantito la presenza in servizio, dato raramente confermato da altre tipologie di protesta.

I centri per l’impiego sono una realtà finita in una sorta di limbo.

Tali uffici, dipendevano dalle Città Metropolitane e Province, ma dopo i tagli sciagurati della legge Delrio, avrebbero dovuto transitare nell’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL) – ipotesi naufragata dopo il referendum del 4 dicembre scorso.

Ad oggi per i dipendenti dei centri per l’impiego non vi è un futuro chiaro sui compiti da svolgere, ma soprattutto per conto di chi.

Pertanto i lavoratori si augurano che tale forma di protesta sortisca un’inversione di tendenza, che metta fine a questo caos normativo.

Patrizia Esposito

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