“Vesuvian Dixieland band” in villa la vigilia di Capodanno

Sei musicisti che hanno allietato la mattinata dell’ultimo giorno dell’anno in villa e che ci...

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Sei musicisti che hanno allietato la mattinata dell’ultimo giorno dell’anno in villa e che ci hanno condotto a fare alcune sintetiche riflessioni

“Vesuvian Dixieland band” in villa la vigilia di Capodanno

Castellammare di Stabia – Vigilia di Capodanno, predisponi il tutto e poi vai in villa comunale per la solita e tradizionale passeggiata e comunque prima dell’infernale bolgia senza un apparente senso.

Per arrivarci, un anziano signore che fatica a evitare, all’ultimo momento, quanto ha lasciato sul marciapiede un cane, che il suo padrone, amante degli animali, ha voluto regalare ai passanti cittadini, e alla città che ripetutamente dice di amare.

Sicuri con impegno di attraversare sulle strisce pedonali la strada, e una motocicletta con due “giovanotti” a bordo, urlando sfrecciano sfiorando una coppia evitandoli per pura fortuna.
Non è la prima volta che accade e l’auspicio è che non si tratti di un nuovo “gioco”, una sorta di stesa disarmata, ma comunque grave e pericoloso.

Arrivi in villa che si presenta già affollata e ha inizio la passeggiata in una splendida non freddissima giornata d’inverno, riscaldata da un insolito e piacevole sole.

Un “ciclista” con una bicicletta assistita (ma forse lui dovrebbe essere assistito), sfreccia spaventando passanti e soprattutto rendendosi pericoloso per i tanti bambini che scorazzano felici sul viale alberato.

Tre episodi realmente accaduti e non messi lì per costruire un pezzo per il giornale, che ti fanno fare la considerazione che forse la giornata non è proprio cominciata bene.

Vai avanti attraversi il mercatino di capodanno dei fuochi d’artificio e inevitabilmente segui una gradevole musica che ti porta sino a uno slargo di una pedana sulla spiaggia, di fronte la Cassarmonica.

Una folla è ferma ad ascoltare, cerchi e ci riesci, perchè vince la curiosità, di superare i tanti cittadini e ti trovi davanti sei ragazzi, che da qui in avanti chiameremo musicisti, come meritano di essere chiamati, che si stanno esibendo.

E’ la “Vesuvian Dixieland band” che per circa un’ora ha presentato una parte del suo repertorio, allietando e rendendo diversa, una normale mattinata in villa.

Siamo stati ad ascoltarli in tanti, gradendo l’esibizione, apprezzando la qualità della musica, applaudendo tra l’altro, il coraggio e, noi pensiamo, la provocazione di sei musicisti che in maniera spontanea, senza organizzazione alcuna, hanno deciso, l’ultimo giorno dell’anno, di essere in villa, di farsi conoscere da chi ancora, non aveva avuto il piacere e l’opportunità di ascoltarli.

Ma altre considerazioni sono balzate alla mente che attengono a come è possibile rendere vivo e animato un luogo bello che sta morendo, che è trascurato e che, appunto, con interventi modesti rispetto ai costi, potrebbe essere vissuta in altra, più qualificata, e per alcuni versi meno noiosa maniera.

Oltre alle tante spontaneità musicali e culturali che affollano le tante piazze di altre città e che inspiegabilmente a Castellammare sono assenti.

Questa la riflessione, che abbiamo noi definita provocazione, che la “Vesuvian Dixieland band” ci ha portato a fare, che a nostro avviso potrebbe, sia pure nel tempo, cambiare il modo di vivere uno spazio amato e frequentato da tutta la comunità stabiese e non solo.

Una bella giornata, un sorriso di contentezza dei tanti che hanno ascoltato i sei musicisti che noi abbiamo conosciuto in quella occasione e che ci auguriamo poterli ascoltare ancora.
Abbiamo assunto alcune informazioni e siamo venuti a conoscenza che la band nasce da un’idea del maestro Alfredo Intagliato.

Maestro che ha riunito alcuni alunni del Liceo Musicale F. Severi in “una band dixieland jazz, genere che può essere considerato il jazz degli albori originario di New Orleans”, anche se il repertorio della band comprende anche brani della tradizione classica napoletana.

Il gruppo nasce nel 2019, vince il primo posto dell’ambito Premio San Carlo.
E’ composto da Gaetano D’Auria alla tromba, Michele Raiola al trombone, Pasquale Ruben Muollo al banjo, Luca Aprea al rullante, Adriana Finamore al contrabbasso e al clarinetto Giuseppe di Maio, autore di molti arrangiamenti.

Bravi i nostri sei musicisti che ringraziamo per averci fatto trascorrere una bella mattinata, per la verità a momenti disturbata da allucinanti botti fatti esplodere in villa senza che nessuno ponesse veti, e con i quali ci scusiamo per averli presentati in maniera anomala con una premessa di questo tipo.

Noi pensiamo importante perché oltre la musica e la bravura, il messaggio che, consapevolmente o inconsapevolmente è stato lanciato è che a episodi e spazi brutti, è possibile sostituirli con momenti belli, qualificati e che hanno un senso.
Giovanni Mura

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