Pompei: nuove scoperte raccontate da Massimo Osanna

Lunedì 25 Novembre si festeggiano ben due eventi: l’apertura al pubblico di nuove aree degli...

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Lunedì 25 Novembre si festeggiano ben due eventi: l’apertura al pubblico di nuove aree degli scavi di Pompei da poter visitare e il libro di Massimo Osanna.

Pompei: nuove scoperte raccontate da Massimo Osanna

POMPEI- Lunedì 25 Novembre, due importanti eventi: alle ore 11, la riapertura di via del Vesuvio, e al termine della visita, la presentazione del libro scritto da Massimo Osanna “Pompei. Il tempo ritrovato. Le nuove scoperte” presso la sala convegni di San Paolino all’interno del Parco Archeologico di Pompei. Grazie al Grande Progetto Pompei è stato possibile far rinascere il sito archeologico con i molteplici team di lavoro che si occupano degli scavi e dello studio delle varie aree del sito, ne è seguita la possibilità di portare alla luce nuovi spazi da percorrere e visitare come ad esempio, la domus di Leda e il cigno rinvenuta nel corso degli scavi alla Regio V e, a seguito dei recenti restauri, il complesso delle Terme Centrali, mai finora accessibile. Riapre al pubblico anche la Casa degli Amorini Dorati al termine degli interventi di manutenzione; il tutto e molto altro è raccontato nel libro scritto dal Direttore del Parco Archeologico di Pompei Massimo Osanna, che ne ha curato gli scavi. Si parte dal ricordo del novembre 2010 quando poco prima che aprano i cancelli ed entrino i visitatori, a Pompei collassa uno degli edifici più celebri, la Schola Armaturarum, la notizia che fa il giro del mondo e la sofferenza e la vergogna rispetto a questo immenso dolore, segue poi l’avvio del Grande Progetto Pompei, il nuovo inizio, che segna la rinascita del sito e fa sperare in un futuro sempre più roseo per gli scavi, la loro fruizione e il loro studio.
Chateaubriand definiva Pompei “il più meraviglioso museo della Terra”. Pompei appartiene al Mondo intero, e l’Italia ha l’onore e l’ònere di esserne la prima custode. Il Direttore Osanna lo sa bene e al secondo mandato da direttore generale del Parco Archeologico, insieme a una nutrita squadra di collaboratori, non ha perso l’ entusiasmo e la passione per guidare la squadra in questa missione così importante di Custode, difensore e promotore di questo tesoro, testimone del Tempo che fu e ricordo dei nostri avi.

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