1920-2020: Tanti Auguri di Buon Primo Secolo a Gianni Rodari !

Il 2020 è l’anno in cui festeggia un secolo dalla nascita di Gianni Rodari, uno...

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Il 2020 è l’anno in cui festeggia un secolo dalla nascita di Gianni Rodari, uno dei più grandi e importanti autori italiani di letteratura per bambini e ragazzi.

1920-2020: Tanti Auguri di Buon Primo Secolo a Gianni Rodari !

Il 2020 è l’anno in cui festeggia un secolo dalla nascita di Gianni Rodari, uno dei più grandi e importanti autori italiani di letteratura per bambini e ragazzi. Nato a Omegna, il 23 ottobre 1920, all’anagrafe Giovanni Rodari, fu l’ unico vincitore italiano del prestigioso Premio Hans Christian Andersen nel 1970. Fu tra i maggiori interpreti del tema “fantastico” e grazie alla “Grammatica della fantasia” del 1973, sua opera principale, uno fra i principali teorici dell’arte di inventare storie.
Numerose sono le favole, filastrocche, poesie e frasi che ci ha lasciato che ancora oggi fanno riflettere e sorridere grandi e bambini. Con un linguaggio semplice e diretto, ha saputo descrivere emozioni e sentimenti importanti e insegnato ai più piccoli le cose importanti della vita.
Tra le sue composizioni:

Vivere e imparare sorridendo
Nelle nostre scuole,
generalmente parlando,
si ride troppo poco.

L’idea che l’educazione della mente
debba essere una cosa tetra
è tra le più difficili da combattere.

Il nome
E adesso che sai fare il tuo nome
in bella scrittura,
non avere premura
di metterlo dappertutto,
non graffiarlo col carbone, col mattone
sui muri delle scale,
sugli alberi del viale, sui chiusini,
sui busti dei letterati e patrioti
che fanno la guardia ai giardini
con le barbe di marmo e gli occhi vuoti.

Soldati e scolari in libera uscita
si firmano sulla spada di Garibaldi
sul cavallo di Anita.
Tu non lo fare. Il nome
è una moneta preziosa:
per le cose da poco non la spendere,
per oro e per argento non la vendere,
tienila sempre da conto
ma per le cose grandi
a gettarla sii pronto.

Bambini, imparate a fare cose difficili
È difficile fare le cose difficili:
parlare al sordo,
mostrare la rosa al cieco.
Bambini, imparate a fare cose difficili:
dare la mano al cieco,
cantare per il sordo,
liberare gli schiavi che si credono liberi.

Viva la fantasia!
Inventare storie con i giocattoli
è quasi naturale,
è una cosa che viene da sola
se si gioca con i bambini:

la storia non è che
un prolungamento,
uno sviluppo,
un’esplosione festosa
del giocattolo.

Nel suo discorso di fine anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha annunciato che il 2020 sarà l’anno dedicato a Raffaello e Dante. E’ giusto e importante ricordare anche il centenario di Gianni Rodari, l’uomo che ha insegnato a generazioni e generazioni quanto siano belle le parole, soprattutto le più semplici, a condizione che le si sappia usare in maniera appropriata, e che si può dare il proprio contributo con le parole e i fatti!

Storia Universale
In principio la Terra era tutta sbagliata,
renderla più abitabile fu una bella faticata.
Per passare i fiumi non c’erano ponti.
Non c’erano sentieri per salire sui monti.

Ti volevi sedere?
Neanche l’ombra di un panchetto.
Cascavi dal sonno?
Non esisteva il letto.

Per non pungersi i piedi, né scarpe né stivali.
Se ci vedevi poco non trovavi gli occhiali.
Per fare una partita non c’erano palloni:
mancava la pentola e il fuoco per cuocere i maccheroni.

Anzi a guardare bene mancava anche la pasta.
Non c’era nulla di niente.
Zero via zero, e basta.

C’erano solo gli uomini, con due braccia per lavorare
e agli errori più grossi si poté rimediare.
Da correggere, però, ne restano ancora tanti:
rimboccatevi le maniche, c’è lavoro per tutti quanti.

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