Gragnano, è record in Italia, trapianto di un fegato riuscito in un 74enne

Gragnano diventa la città del record medico, infatti un fegato è stato trapiantato su un...

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Gragnano diventa la città del record medico, infatti un fegato è stato trapiantato su un paziente di 74 anni.

L’operazione condotta dall’equipe del primario Carmine Coppola, grazie all’uso di macchinari all’avanguardia, è stato possibile condurre l’intervento con successo.

L’innovazione in questa nuovo intervento sta nel fatto che fino ad oggi era possibile trapiantare un fegato su pazienti di  età non oltre i 65 anni. Questo è stato possibile anche ad uno studio approfondito di chi sono i donatori e lo studio intenso sulla guarigione delle malattie epatiche con farmaci di ultima generazione.

Sono oltre 2000 i pazienti ricoverati nel nel reparto Epatologia di Gragnano, grazie alle ricerche continue dei medici, sono riusciti ad avere diagnosi appropriate per ogni caso specifico.

L’ospedale di Gragnano è collegato con il centro di Epatologia di Pisa, dove i pazienti possono essere ospitati e operati con macchinari all’avanguardia. Coppola afferma:

” I risultati si sono raddoppiati, ma anche triplicati perché la ricerca è andata avanti e gli organi, ritenuti “buoni”, possono essere espiantati non soltanto dai giovani ma anche da persone anziane, addirittura di 90 anni. Un fegato, per esempio – replica il primario di Epatologia, Coppola – può mantenersi in condizioni ottimali più in una persona che ha raggiunto la terza età, piuttosto che nei ragazzi, spesso dediti all’alcool. Più organia disposizione, più trapianti da poter effettuare. Inoltre, altra rivoluzione è stata fatta anche con la cura, fino alla guarigione, delle malattie epatiche. Prima che si arrivi a uno stato grave e il fegato debba per forza essere trapiantato, si può, oggi, tentare la terapia fino a debellare l’epatite”

Altri 8 posti letto a Castellammare di Stabia:

“Un’offerta sanitaria ampliata per decongestionare il pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare”.

Infatti, dal primo luglio, il dottor Coppola dirige anche il mini-reparto, da otto posti letto, ricavato all’interno di Medicina Interna, presso il presidio stabiese.

“Una consulenza completa per gli ammalati che, talvolta, non sono a conoscenza della patologia causata da un non corretto funzionamento del fegato – spiega Coppola, esperto nelle malattie epatiche – Ci sono otto giovani medici impiegati nel neo-reparto, attivo da 13 giorni all’interno del nosocomio di Castellammare di Stabia”.

Dionisia Pizzo

 

Fonte:Metropolis

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