Napoli, in commissione Trasparenza il regolamento sulla costituzione dei gruppi nelle Municipalità

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La commissione Trasparenza ha discusso regolamento sulla costituzione dei gruppi nelle Municipalità di Napoli

Napoli – La commissione Trasparenza, presieduta da Domenico Palmieri, ha discusso oggi dell’articolo 62 del Regolamento delle Municipalità relativo alla costituzione dei gruppi consiliari. Sono intervenuti l’assessora ai Rapporti con le Municipalità Alessandra Clemente, il presidente del Consiglio Comunale Alessandro Fucito, Patrizia Magnoni, Segretario generale del Comune, il Vicesegretario generale responsabile per la Trasparenza Francesco Maida, Antonio Andreottola dell’Avvocatura Comunale, la dirigente della Va Municipalità Giuseppina Silvi, il presidente della IVa Municipalità Giampiero Perrella.  

In seguito ad una richiesta di chiarimenti giunta da una consigliera della IVa Municipalità, sono emersi alcuni dubbi interpretativi sulla corretta applicazione dell’articolo 62 del Regolamento delle Municipalità relativo alla costituzione dei gruppi consiliari. Così il presidente della Commissione Trasparenza ha introdotto la riunione odierna, evidenziando come si registrino interpretazioni diverse del regolamento nelle singole Municipalità rispetto alla costituzione dei gruppi consiliari (casi analoghi sono stati affrontati diversamente, ad esempio, nella IVa e nella Va).

Nel merito, si tratta di capire se il meccanismo dei cd. “diritti quesiti”, previsti all’art. 37 dello Statuto comunale, possa essere o meno applicato ai consigli municipali. Con la formula “fatti salvi i diritti quesiti”, infatti, se nel corso del consiglio viene meno il numero minimo di consiglieri (3) previsto per la costituzione di un gruppo, i consiglieri rimasti, anche un singolo consigliere, possono scegliere di non aderire al Gruppo Misto ma continuare ad essere iscritti al gruppo a suo tempo costituito,con tutti i benefici che i regolamenti assicurano. Tale meccanismo non è previsto nel regolamento delle Municipalità, e di fatto si genera una diversa prassi tra Consiglio Comunale e Consiglio Municipale, ma anche tra diversi Consigli Municipali in base alle interpretazioni dei singoli direttori, che ha imposto la richiesta di pareri definitivi sia al Segretario Generale che all’Avvocatura.

Per il presidente del Consiglio Comunale Alessandro Fucito è importante che il Consiglio Comunale intervenga per chiarire questa discrasia, nella massima tutela dei principi democratici e della volontà dei cittadini. Nel dibattito sono intervenuti il consigliere Moretto (Prima Napoli) che ha ricordato che, pur nella autonomia che ogni Municipalità ha nello stilare il proprio regolamento, bisogna tener conto che il riferimento è sempre l’organo superiore, ritenendo pertanto che anche alle Municipalità vadano applicati i diritti quesiti. Per l’assessora Clemente è importante giungere ad una sintesi tra tutte le posizioni espresse e ad un indirizzo chiaro sia dal punto di vista politico che da quello della tutela della rappresentanza dei territori. Si tratta di una situazione chiara che non comporta dubbi interpretativi, ha evidenziato il presidente della IVa Municipalità Perrella, facendo riferimento al disposto dell’articolo 62 del Regolamento delle Municipalità, ma anche all’articolo 15 del regolamento interno della Municipalità, che prevedono che il gruppo consiliare che perde componenti andando al di sotto delle tre unità decade di fatto, pur non venendo mai meno la piena agibilità politica di quei consiglieri che vedessero sciolto il proprio gruppo. Per la dirigente della Va Municipalità Giuseppina Silvi, l’orientamento è stato invece quello di applicare in via analogica lo statuto comunale, sulla base del principio di rappresentanza collegato all’eletto in Consiglio Comunale, consentendo quindi il mantenimento di un gruppo consiliare con un unico rappresentante, anche perché questa fattispecie non comporta aggravio di spese.

E’ indispensabile un approfondimento della norma per fare chiarezza ed uniformare la disciplina, ha chiarito il Segretario Generale Patrizia Magnoni, evidenziando che in Consiglio Comunale si può procedere ad una integrazione del regolamento delle Municipalità. Al momento, tuttavia, fa fede il dettato dell’articolo 62 del regolamento che, al comma 3, prevede la possibilità di mantenere un gruppo con un solo componente qualora sussista la rappresentanza di quel gruppo in Consiglio Comunale. Per il consigliere Lebro (La Città), che ha ricordato le difficoltà che da tempo si registrano per la modifica dello Statuto, la rappresentanza fa riferimento alla volontà espressa dai cittadini nelle consultazioni elettorali; in ogni caso ogni modifica deve comunque entrare in vigore dalla prossima riunione di consiglio. L’avvocato Andreottola ha evidenziato che sul piano tecnico-giuridico le norme indicano chiaramente che il meccanismo dei diritti quesiti non debba essere applicato alle Municipalità; siamo di fronte a difformità che non sono illegittime ma che tuttalpiù pongono problemi di carattere politico.

Serve coerenza tra le norme, ed è necessario garantire tutti i passaggi interpretativi anche a livello decentrato: il tema è la sopravvivenza o meno dei diritti quesiti, e la possibilità o meno di affrontare eventuali modifiche in corso del consiglio, ha spiegato il vicesegretario generale Maida.  E’ importante – ha concluso il presidente Palmieri –  che la politica si pronunci su argomenti che investono i principi fondanti della democrazia e della partecipazione politica favorendo interpretazioni univoche della norma.

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