Il Sindaco Cimmino: Lotta al parcheggio abusivo e alla camorra

Il Sindaco Cimmino annuncia l’ installazione dei new jersey anti-parcheggio abusivo per contrastare al business...

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Il Sindaco Cimmino annuncia l’ installazione dei new jersey anti-parcheggio abusivo per contrastare al business illegale del parcheggio abusivo.

Il Sindaco Cimmino: Lotta al parcheggio abusivo e alla camorra

CASTELLAMMARE DI STABIA- Con un comunicato pubblicato sui canali social ufficiali, il Sindaco Cimmino ha annunciato l’ installazione dei new jersey anti-parcheggio abusivo per contrastare al business illegale del parcheggio abusivo.

Di seguito il messaggio:
Lotta al parcheggio abusivo e alla camorra. Questa notte abbiamo messo un punto fermo ad un business illegale pericoloso sotto ogni punto di vista, che durava da decenni. Il Comune di Castellammare di Stabia, gli Assessorati alla Sicurezza e ai Lavori pubblici e il comando di polizia municipale hanno installato i new jersey anti-parcheggio abusivo. Una svolta epocale, non ho timore a dirlo, per la legalità e la sicurezza del nostro territorio e delle vie del mare.
Il pugno duro della mia amministrazione ha fermato coloro che pensavano che niente potesse mai cambiare. Chi si arricchiva mettendo a rischio la sicurezza di tutti lungo la statale e nella zona di Pozzano oggi deve arrendersi. Come stiamo facendo ormai da due anni, ci stiamo riappropriando di aree lasciate alla mercé di chiunque. Perché, è bene ricordarlo, nei vuoti si insinua la criminalità con i suoi traffici illeciti.
Lo abbiamo dimostrato al rione Savorito, con l’abbattimento dei manufatti abusivi, abbiamo continuato al centro antico, lo abbiamo confermato a Pozzano. Altre zone ed altri quartieri saranno oggetto di intervento, perché non ci fermeremo davanti a niente. Un pezzo alla volta, Castellammare cambierà. Lo dobbiamo all’intera cittadinanza che per anni ha dovuto fare i conti con i soprusi, con gli abusivi, con forme di illegalità intollerabili.
A Pozzano completeremo il discorso, una volta assegnata la gestione delle spiagge libere. Voglio ancora ricordare che non molti anni fa la Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli rivelò che la sosta illegale durante i mesi estivi era un affare della camorra. Secondo i pm l’attività di parcheggio abusivo lungo le vie del mare era gestita direttamente dalla criminalità organizzata locale e, in particolare, dal clan D’Alessandro. Un business da migliaia di euro al giorno che causò anche l’omicidio di un parcheggiatore nell’estate del 2009, con la cosca decisa a controllare tutti i parcheggi.
Oggi, Castellammare svolta. Oggi ribadiamo ancora una volta “no” alla camorra.

Fa piacere un Primo Cittadino che insieme alla sua squadra si impegna a mettere in atto progetti che possano effettivamente segnare il primo passo per un cambiamento positivo nella nostra Città – è da considerarsi un piccolo trionfo per tutto il Pease, perché ricordiamolo, siamo tutti Italiani e quello che succede in Italia ci riguarda tutti, indipendentemente dai km che ci distanziano-.
C’è però un pericolo, quello di attuare piani a sè stanti, che non siano supportati dalla robustezza di altri progetti programmati su più fronti.

In primis: il piano culturale. Speriamo che entro settembre il servizio scolastico possa riprendere nel miglior modo possibile, a beneficio degli studenti e degli insegnanti -e tutto il personale scolastico.
Indipendentemente dalle direttive dei “Vertici”, speriamo che il nostro Sindaco continui ad avere coraggio qualora fossero necessari interventi “fuori dalle direttive” -ma pur sempre rispettose delle leggi- pur di garantire il diritto allo studio e alla salute.

Nel mentre, ricordiamo che il Virus NON è ANCORA SCONFITTO, IL VACCINO NON è ANCORA STATO IDEATO, ciò vuol dire che INDOSSARE LA MASCHERINA, LAVARSI SPESSO LE MANI, mantenere il distanziamento sociale, non sono comportamenti da extraterrestri Oo da “monaci trappisti” (come direbbe De Luca Presidente della Regione Campania).

A tal proposito, speriamo che il Sindaco continui con la sua squadra, a promuovere un piano di monitoraggio sulla sanificazione e sicurezza dei locali e ristoranti.
Sebbene molte attività abbiano ripreso a lavorare, esibendo anche cotanto di adesivo affisso alla porta che certifica l’avvenuta sanificazione a norma di legge, non sempre ciò è garanzia al 100% di pulizia e sicurezza.
E’ vero che queste procedure sono molto costose, ma bisogna ricordare che c’è in ballo la Salute, la Vita delle persone, di tutti noi.
Altra piaga a seguito della pandemia è ora la paga misera -spesso in nero- che viene data a chi lavora nei settori della ristorazione. In realtà è storia vecchia quella delle paghe in nero e per di più misere con orari peggiori di quelli in fabbrica, ma adesso con la pandemia molti titolari hanno una giustificazione in più “siamo in sofferenza, abbiamo poco personale…”

Questa MENTALITà Caro Sindaco, è un’altra battaglia di cui deve tener conto.
E’ la mentalità delle persone che determina le loro azioni e quindi il destino, l’evolversi la crescita di una Città, di un Paese, di una Società.
Essere imprenditore/rice è forse uno dei mestieri più impegnativi, soprattutto di questi tempi, ma spesso, purtroppo, il peso delle responsabilità -forse, o magari bisogna ammettere è semplicemente povertà di intelligenza emotiva- fa si che si gestisca l’attività incuranti delle necessità dei propri dipendenti.
Per quanto la paga possa essere bassa, misera – e magari di questi tempi effettivamente giustificabile- trattare i dipendenti come “pezze da pattume” e strizzarli fino all’osso oberandoli di tutte le mansioni possibili ed immaginabili, non porterà quell’ imprenditore/trice molto lontano…

La pandemia non ci ha resi migliori, molti sono diventati ancora più egoisti ed esosi di prima, e chi povero disgraziato ha veramente bisogno di lavorare non può dire no e sopporta anche l’umiliazione di essere trattato – UMANAMENTE parlando- come un essere insignificante.

PREMESSO CHE QUALUNQUE TIPO DI LAVORO è ONOREVOLE, per tale motivo, chi occupa posizioni al “vertice” dovrebbe ricordarselo che senza una Squadra di Dipendenti, non potrebbe “fregiarsi” del titolo di Imprenditore.
La qualità di un’attività è data dalla qualità del lavoro dei dipendenti- TUTTI, QUALUNQUE POSIZIONE RICOPRANO-, sono loro che riflettono il “successo” dell’Imprenditore, a cui spetta -spetterebbe, quantomeno garantire loro delle condizioni di lavoro che ne garantiscano la salute e la possibilità di lavorare al meglio.

Stéphanie Esposito

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