Castellammare, “Liberi e Uguali” Della Monica: “Castellammare è una città immobile, bisogna reagire”

L’intervento di Laura Della Monica durante l’Assemblea Pubblica organizzata dal partito “Liberi e Uguali”, svoltasi...

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L’intervento di Laura Della Monica durante l’Assemblea Pubblica organizzata dal partito “Liberi e Uguali”, svoltasi a Castellammare di Stabia

Nella giornata di ieri a Castellammare di Stabia si è tenuta l’Assemblea Pubblica organizzata dal partito “Liberi e Uguali”. Laura Della Monica, esponente del gruppo politico, è intervenuta durante il dibattito soffermandosi sui problemi che interessano la città stabiese. Riferendosi ai complessi termali di Castellammare, ha pronunciato le seguenti parole: “Le Nuove Terme sono andate completamente distrutte e ridotte al lumicino e, con esse, i circa 150 lavoratori, ai quali è stata negata l’occupazione. Le Terme Antiche, che avrebbero dovuto rimanere aperte perché gestite dalla Regione, costituiscono un ulteriore problema”. Ha successivamente affrontato il tema dei cantieri navali: “È inspiegabile Il trattamento riservato al cantiere navale Fincantieri, che ha dato alla luce l’Amerigo Vespucci e ha costruito le più importanti navi da crociera, e che ora produce solamente i tronconi delle navi. E’ irrispettoso e inaccettabile per la storia di questa città, per la sua tradizione e per gli operai”.

Anche i quartieri sono stati oggetto di discussione: l’esponente del partito centrosinistra ha denunciato che per i rioni come Savorito e Moscarella si è stati in grado di perdere milioni di finanziamenti pubblici, domandandosi quando i quartieri verranno riqualificati. Il suo discorso, continua, vale ugualmente per CMI e Ponte Persica.

Si deve discutere altresì di politiche sociali, diciamocelo con chiarezza” afferma Laura della Monica “a Castellammare sono inesistenti. Eppure sono tante le donne che subiscono violenze, sono tanti i disabili, gli anziani, le famiglie in difficoltà che avrebbero bisogno di sussidi veri e che, oggi, arrivano solo da associazioni che, sotto forma di volontariato, agiscono con poche risorse e tra tante difficoltà”.

Affronta infine la problematica del servizio sanitario: “Il S. Leonardo, rappresenta un’emergenza alla quale occorre far fronte subito, nel rispetto degli ammalati e delle tante professionalità che vi lavorano tra difficoltà e deficienze”.

Continua lanciando l’appello: “Bisogna andare avanti. Uscire da questa dimensione della politica che rincorre se stessa, bloccando le attività di programmazione del comune. Questa è la realtà. Castellammare è una città immobile, che non utilizza i fondi, né quelli europei, né quelli del contratto d’area e neanche quelli del Grande Progetto Pompei”. Laura Della Monica chiude il suo intervento con una chiara richiesta: “Chiediamo un sindaco libero, che risponda solo ai bisogni della città. Un nuovo consiglio comunale che rompa con le vecchie logiche e le vecchie pratiche e che sia davvero rappresentativo per la realtà stabiese: riportiamo la vera città in consiglio comunale”.

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