Articolo 1: sulle Terme si continua a procedere in modo bizzarro

“Sulle Terme  si continua a procedere in modo bizzarro. Siamo a lavoro per organizzare un...

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“Sulle Terme  si continua a procedere in modo bizzarro. Siamo a lavoro per organizzare un appuntamento programmatico che abbia come protagonista la città’’
Castellammare – ‘’ Articolo 1 – Movimento Democratico e progressista esprime solidarietà e vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori termali che ,in queste ore, sono in strada per sensibilizzare i cittadini su quanto sta accadendo rispetto al loro futuro lavorativo e sul destino delle Terme di Stabia. Troviamo singolare che per ragioni ‘’tecniche’’ sia stato vietato loro di mettere un gazebo in Villa Comunale, ma siamo sicuri che , anche dal ‘’ confino’’,  in cui sono stati relegati, faranno sentire la loro voce. Ormai quella delle Terme è una vicenda che assume tratti sempre piu’ bizzarri. Martedì prossimo saranno aperte le buste relative alle offerte prevenute per i bandi di vendita dell’area urbana non edificabile antistante l’Hotel dei Congressi, di quella retrostante il complesso termale delle Nuove Terme e di quella adiacente allo stesso complesso termale . Ci sorprende che la Sint, nel nominare i componenti della Commissione per la valutazione delle offerte si sia affidata esclusivamente a legali appartenenti al Foro di Salerno e la cui maggioranza è in forze allo stesso studio legale associat (Studio a cui la Sint  è ricorsa già altre volte)Forse i legali del foro di Torre Annunziata non davano abbastanza garanzia di correttezza e trasparenza? Niente di scandaloso ma solo una sottolineatura di colore.  Poco ci convincono, invece,diverse parti del bando di affidamento del parco delle Terme. Soprattutto nella parte in cui si  attribuisce il diritto di prelazione si realizza una vera e propria violazione delle norme regolanti la materia. Nella specificità di questo atto nulla può essere riferito al diritto di prelazione. Altro punto contorto è , per noi, quello in cui l’amministratore unico della SINT viene individuato quale Rup , pur essendo il legale rappresentante del soggetto negoziale a valenza privatistica. Il Rup introdotto dalla legge 41/90 è evidentemente un dipendente pubblico con tutte le prerogative attribuzioni e responsabilità correlate alla condizione oggettiva e soggettiva . E il presidente della Sint non solo non ha i requisiti ma si trova in aperta contraddizione con l’impalco normativo regolante la materia. Ci preoccupa e non poco la confusione con la quale si sta procedendo su tutto.  E tutto senza una discussione che coinvolga la città nel suo complesso. Articolo 1, raccogliendo la domanda di discussione e dialogo, vuole creare uno spazio di confronto e partecipazione aperto a tutti coloro che vogliono dare il proprio contributo di idee e impegno politico.  E’ tempo che la nostra città esca dal provincialismo a cui è stata relegata da una politica assente . Da una politica che non fa sentire la sua voce neppure quando c’è in ballo lo sviluppo della città. L’altro giorno il Ministro per la Coesione territoriale Claudio De Vincenti è venuto a Napoli a costatare lo stato di avanzamento dei fondi stanziati per il Patto per il Sud, di quel patto una parte significativa di questi fondi è stata destinata all’area metropolitana di Napoli, un fatto significativo che però vede realtà come Castellammare, come Torre Annunziata, tagliate fuori . Chiedersi il perché non è sufficiente bisogna rilanciare il ruolo della Città Metropolitana. Inchiodare il sindaco dell’area metropolitana alle sue responsabilità, poco ci interessa il dibattito sull’accettazione o meno delle deleghe. C’è un intero territorio che aspetta delle risposte per il rilancio in chiave urbanistica e turistica. Dai silos dei vecchi depositi del sale al centro antico, alle periferie. Noi ci siamo per discutere, per ascoltare. Siamo a lavoro per organizzare un appuntamento programmatico che abbia come protagonista la città le sue forze sociali, quell’ampio tessuto di associazioni, movimenti e volontari che ogni giorno lavorano scorciandosi le maniche’’.

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