Tragedia del mare a Palinuro, morti tre sub: Cammardella, Tancredi e Anzola

Rinvenuti, in una grotta di Palinuro, a 50 metri di profondità, i corpi: Mauro Cammardella,...

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Rinvenuti, in una grotta di Palinuro, a 50 metri di profondità, i corpi: Mauro Cammardella, titolare del diving club “Mauro Sub”; Mauro Tancredi, profondo conoscitore, come Cammardella, della costa e delle grotte della zona, entrambi di Palinuro; con loro, Silvio Anzola, nato a Parma ma residente a Milano.

Salerno – Sono stati trovati morti i tre sub dispersi da questa mattina dopo un’immersione a Palinuro. A quanto si apprende dal personale impegnato nei soccorsi, i corpi dei tre sub sono stati individuati in una grotta a una profondità di 50 metri, dove erano rimasti intrappolati. Alle 16:15 e’ giunta da Roma una squadra di speleosub dei vigili del fuoco per il recupero dei corpi.

I tre sub erano esperti di escursioni subacquee. Si tratta diMauro Cammardella, titolare dell’agenzia di immersioniMauro Sub di Capo Palinuro, un suo assistente istruttore, il palinurese Mauro Tancredi e il milanese Silvio Anzola. Cammardella si definiva nel sito web dell’agenzia “profondo conoscitore dei fondali e delle grotte di Capo Palinuro, ove si immerge tutti i giorni dell’anno, anche nei periodi piu’ freddi”. Il diving club si trova all’interno del Villaggio degli Ulivi, da dove con una motobarca i sub vengono accompagnati al largo per le immersioni.

I sub erano stati segnalati come dispersi durante un’immersione didattica in localita’ Cala del Ribatto, al Faro di Palinuro (provincia di Salerno). Nell’area, considerata la presenza di diverse grotte sommerse, e’ stato disposto l’intervento degli specialisti speleo-sub del Comando dei vigili del fuoco di Roma e sono stati impegnati nelle ricerche anche i sommozzatori del Comando di Napoli.

Le acque di Capo Palinuro il 30 giugno di quattro anni furono teatro di un’altra tragedia. Quattro sommozzatori – tre italiani e un greco – persero la vita nel corso di una immersione, bloccati all’interno della “Grotta del Sangue”, una delle 35 che puntellano l’area, tra i principali poli di interesse speleomarino in Europa, che attira appassionati di diving tutto l’anno. I quattro facevano parte di un gruppo di dieci: con ogni probabilita’ le vittime rimasero intrappolate in un cunicolo a causa del fango sollevatosi al loro passaggio, perdendo l’orientamento e non riuscendo piu’ a trovare la via d’uscita.

vivicentro.it/sud/cronaca

(AGI)

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