Torre Annunziata, dragaggio porto, Ascione:«Opera fondamentale per lo sviluppo del turismo»

Ascione: “L’opera di dragaggio potrebbe consentire l’attracco nel porto anche di navi da crociera. Sembra...

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Ascione: “L’opera di dragaggio potrebbe consentire l’attracco nel porto anche di navi da crociera. Sembra un sogno, ma non è così”

Torre Annunziata – Sono stati conclusi i lavori di dragaggio del porto della città, l’opera di escavo dei fondali, finanziato grazie ai 33 milioni di euro arrivati dalla Regione Campania con fondi europei (gli altri due lotti dell’appalto, bretella porto autostrada e diga foranea, sono stati già ultimati).

Rimane da terminare il dragaggio di ulteriori  30 mila metri cubi di sabbia che dovrebbero essere terminati entro la fine del mese di ottobre del 2018.

Il primo cittadino ha colto l’occasione per conferire a Comuzzi che, venerdì 7 settembre lascerà la direzione del Porto per assumere un nuovo incarico a Roma, un encomio come segno di apprezzamento del lavoro svolto in questi anni di permanenza a Torre nella tutela della risorsa mare, in una delle realtà portuali, come quella di Torre Annunziata,  tra le più impegnative della Campania.

«Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno permesso di realizzare questa importantissima opera – afferma l’ing. Savarese -. Esprimo la mia gratitudine alle Amministrazioni Comunali, sia quella precedente che quella attuale, con le quali la direzione dei lavori ha lavorato sempre in perfetta sinergia. Grazie al lavoro dell’ing. Nunzio Ariano, dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, e dell’arch. Sergio Franco,  responsabile unico del procedimento, e con la collaborazione delle Forze dell’ordine e dell’Ufficio Circondariale Marittimo, siamo riusciti  a raggiungere un risultato significato. Un intervento di dragaggio dei fondali – conclude – che difficilmente nei nostri territori viene portato a compimento e – per tale ragione – rappresenta motivo di orgoglio per tutti noi».

«E’ doveroso ringraziare la ditta e gli operai che hanno lavorato per realizzare quest’opera – afferma il sindaco Ascione -. Siamo riconoscenti all’ex primo cittadino Giosuè Starita e alla sua squadra che hanno avuto la lungimiranza e l’intelligenza di puntare su un’infrastruttura strategica come il porto. Questa mattina ho invitato a partecipare alla cerimonia tutti i sindaci dei Comuni della “buffer zone Unesco”, perché questo scalo marittimo in futuro dovrà avere uno sviluppo non esclusivamente di natura commerciale. Abbiamo già intavolato con l’assessore regionale alla Pianificazione Territoriale a all’Urbanistica, Bruno Discepolo, una discussione affinché si vada anche verso una destinazione turistico-ricettiva del porto. Siamo sicuri che – prosegue Ascione -, attraverso un’azione combinata tra i Comuni del comprensorio e la Regione Campania, e dalle opportunità che arriveranno dal “Grande Progetto Pompei”, tutto quello che ci siamo prefissati possa essere portato a compimento. L’opera di dragaggio potrebbe consentire l’attracco nel porto anche di navi da crociera. Sembra un sogno, ma non è così. Le Compagnie crocieristiche sono alla continua ricerca di scali dove poter far attraccare le loro navi e noi siamo ad un tiro di schioppo dagli Scavi di Pompei, che lo scorso anno hanno fatto registrare 3 milioni e mezzo di visite. Non vogliamo illudere nessuno – conclude -, ma se siamo in tanti a crederci e se ogni singolo cittadino si impegna a fare il proprio dovere, Torre Annunziata potrà finalmente crescere e cambiare in meglio il suo destino».

«Vengo in rappresentanza della giunta regionale – afferma l’assessore Franco Roberti – e anche se i lavori di escavo effettuati nel porto di Torre Annunziata non rientrano in un ramo di mia competenza, sono lieto di poter assistere alla conclusione di un’opera così importante. Sono convinto che le istituzioni debbano conquistarsi la fiducia dei cittadini non con le promesse ma dimostrando con i fatti la volontà di mettere in campo tutte le energie e le risorse migliori per risolvere i problemi del territorio. Il dragaggio – continua Roberti – rappresenta un modello di sviluppo importante per la sinergia che si è creata tra il Comune oplontino e la Regione. Ed è per tale ragione che siamo felici ed orgogliosi di ciò che è stato realizzato a Torre Annunziata».

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