Spese eccezionali per poter riaprire le gallerie di Privati e Varano

Previste spese eccezionali per la riapertura delle gallerie Per riaprire le gallerie di Varano e...

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Previste spese eccezionali per la riapertura delle gallerie

Per riaprire le gallerie di Varano e Privati e ricostruire la solita viabilità occorrono circa 3 mesi di lavori per una spesa di un milione e 330mila euro.

Le gallerie sono state rese impraticabili dai danni provocati dal dissesto idrogeologico diventato emergenza con il nubifragio dello scorso 6 novembre. Sono alcune delle considerazioni emerse durante il tavolo tecnico riunito in Prefettura ieri sulla necessità di ripristinare gli impianti dei due tunnel della Statale sorrentina.

I disagi dei pendolari tra Napoli e la costiera e quelli sostenuti dai cittadini di Castellammare di Stabia – che subiscono ogni giorno la paralisi del traffico deviato nel percorso urbano – sono diventati insostenibili sia per la vivibilità del territorio, sia per i danni all’economia di tutti i Comuni costieri. Ma la soluzione al problema richiede un impegno articolato su più fronti. Anche su quello giudiziario, poiché l’area in cui dovrebbero essere effettuati i lavori da parte dell’Anas risulta “da molto tempo sotto sequestro”, in quanto “discarica abusiva”.

II nodo della vicenda, infatti, sarebbe riconducibile proprio all’ostruzione che questa “discarica abusiva” avrebbe creato al fluire del rivo Calcarella che, trovando tappato a valle il percorso naturale delle acque, sarebbe tracimato fino a invadere con acqua, fango e detriti le gallerie, distruggendone gli impianti elettrici. E solo il caso non ha voluto che la frana non coinvolgesse le auto in transito. Pertanto, nel corso dell’incontro, la Prefettura ha richiesto al Comune di Castellammare di Stabia un approfondimento sulla tematica. E, qualora emergessero irresponsabilità sul fronte della prevenzione del disastro, si aprirebbe un altro capitolo di pari gravità sull’accaduto. All’incontro hanno preso parte, oltre al dirigente e ai tecnici Anas della Campania e ai rappresentanti del Genio Civile, Difesa suolo della Regione Campania e Arpac, anche i Sindaci di Castellammare di Stabia e dei comuni della Penisola Sorrentina. Anas ha annunciato la possibilità di dare corso ai lavori di ripristino della continuità idraulica interrotta (il corso del rivo Calcarella), già entro la fine di dicembre e, in tal caso, la conclusione dell’intervento potrebbe essere prevista entro marzo 2018. Ovviamente il tutto è subordinato, però, al dissequestro della discarica abusiva da parte dell’Autorità inquirente.

Per consentire la risoluzione della problematica, Anas ha già redatto due progetti esecutivi: uno per ripristinare la continuità idraulica della tubazione, presentato appunto ieri in Prefettura e condiviso con gli Enti. L’altro – che verrà appaltato subito dopo – per il ripristino degli impianti gravemente danneggiati.

L’importo complessivo dei due interventi è di un milione e 330mila euro (740mila euro per il ripristino della funzionalità della tubazione e 590mila euro per la riattivazione definitiva degli impianti) e sono già state reperite le risorse finanziare per l’esecuzione dei lavori. A seguito delle eccezionali precipitazioni atmosferiche dello scorso 6 novembre, sono stati infatti riscontrati significativi danni sia agli impianti all’interno delle cabine di gestione delle gallerie che a un tratto di tubazione di diametro 5 metri su cui si è creata una strozzatura in conseguenza del crollo della ripa a valle del torrente “Rivo Calcarella” .

Attualmente, quindi, in condizioni ordinarie, la continuità idraulica nell’area viene garantita attraverso l’utilizzo di un sistema di pompe idrovore, mentre in condizioni di precipitazioni intense si rende necessaria l’interdizione al traffico.

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