Scafati, pompe funebri interdette dall’Antimafia continuano a operare: la denuncia

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Nelle scorse settimane, la procura Antimafia di Salerno aveva chiesto e ottenuto l’interdizione per le 2 azienda di pompe funebri che operano sul territorio cittadino di Scafati, oltre che la rescissione del contratto col Comune di Scafati per una delle due ditte.
Contestualmente i vigili urbani del comando di polizia municipale di Scafati alla guida del comandante Giovanni Forgione avevano disposto la chiusura dell’attività.
Ma, a distanza di una settimana dai controlli effettuati da parte degli agenti di polizia municipale sembrerebbe che non siano stati rispettati i termini della chiusura e quindi è scattata la denuncia e titolari della ditta che continuavano ad operare sul territorio cittadino forte anche della realizzazione di un’altra attività con un nome simile. Per loro, riferisce Puntoagronews, è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica competente in materia.

Le due ditte, a seguito delle indagini, erano state ritenute riconducibili rispettivamente ai clan Francesco di Scafati eD’Alessandro di Castellammare di Stabia.Il provvedimento era scaturito dalle evidenze investigative raccolte dalla DIA di Salerno, tra il 2014 e il 2017, nell’ambito del procedimento penale riferito all’operazione “Sarastra”, che ha portato allo scioglimento per infiltrazioni da parte della criminalità organizzata del Consiglio comunale.

 

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