Stop dellāantimafia a due Servizi funebri, vicini a due clan di Castellammare e Scafati
Scafati – Gli agenti della polizia municipale di Scafati, coordinati dal maggiore Giovanni Forgione, hanno notificato i provvedimenti, emessi dalla Prefettura, nei confronti di due imprese di Ā Servizi Funebri di Scafati e Castellammare di Stabia, ritenute riconducibili a due noti clan camorristici di Scafati e Castellammare.
Le indagini risalgono alla scia di ricerche da parte della Dia di Salerno che, tra il 2014 e il 2017, nellāambito dellāoperazione āSarastraā e grazie anche allāattivitĆ della commissione dāindagine nominata dal Prefetto di Salerno nel marzo del 2016, che poi ha portato nel gennaio del 2017 allo scioglimento del consesso per camorra.
Le indagini hanno portato alla luce i rapporti tra lāamministrazione comunale guidata dallāallora sindaco Pasquale Aliberti e alcune delle imprese del settore funebre attive nel territorio cittadino.
Tramite queste indagini si ĆØ scoperto il mancato versamento, da parte dei relativi amministratori delle imprese di servizi funebri, dei tributi dovuti al Comune di Scafati attraverso la Geset, una societĆ esterna incaricata dallāEnte del servizio di affidamento in concessione della gestione, riscossione ed accertamento dei tributi comunali, con particolare riferimento allāaffissione dei servizi di pubblicitĆ legati ai manifesti funebri.
La Direzione distrettuale Antimafia di Salerno aveva emesso lāavviso della conclusioni delle indagini preliminari e contestuale informazione di garanzia nei confronti dellāex sindaco Pasquale Aliberti e di alcuni personaggi a lui legati.
Sono stati tutti ritenuti responsabili del reato di abuso dāufficio, commesso col metodo mafioso, finalizzato a favorire lāoperativitĆ delle due ditte di onoranze funebri.
Dionisia Pizzo