Sant’Antonio Abate, l’orrore della caccia: uccelli morti gettati vicino ad un tombino

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Dopo una segnalazione di cittadini di Sant’Antonio Abate, arriva la dura reazione dei consiglieri di Verdi e Lipu che denunciano su Facebook:”L’orrore della caccia arriva nelle città anche in un periodo in cui è vietata”

La denuncia arriva, ancora una volta da consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli che da sempre si è occupato dell’argomento:”Purtroppo abbiamo la prova che, nonostante il divieto di caccia vigente in questo periodo dell’anno, in diverse zone della Campania si continua a sparare” commenta il consigliere, mostrando in un post le immagini di alcuni uccelli uccisi a colpi di fucile ed abbandonati in strada a Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli.

“Quelle foto sono state scattate dall’animalista Egle Leone che si è ritrovata innanzi a questa orrenda immagine e ha dato l’allarme alla Lipu”, ha raccontato il responsabile provinciale della Lega italiana per la protezione degli uccelli aggiungendo che “sembrerebbe il bottino di un bracconiere buttato via per qualche motivo”.

“Al di là delle motivazioni per cui quei corpi sono stati buttati per strada, basta questa immagine per capire che l’era della caccia deve finire una volta per tutte” ha concluso Borrelli ribadendo che “ormai si caccia per il gusto di uccidere animali in volo e le campagne sono pieni di corpi di uccelli uccisi, poi, quando quei corpi arrivano nelle nostre strade siamo costretti a fare i conti con la barbarie della caccia che non si ferma neanche nel periodo in cui è vietata”.

https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/posts/1020744481412776

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