Nuove rivelazioni sul clan Cesarano
In questi giorni l’attenzione del pubblico ministero Giancarlo Russo, è completamente rivolta al pregiudicato Dario Spinelli, che ha deciso di collaborare con la procura di Salerno per raccontare la sua verità sulla collaborazione con il Clan Cesarano.
Per quanto riguarda il clan Loreto Ridosso, Spinelli nega di appartenervi, piuttosto sostiene di appartenere al clan Cesarano di Pompei e conferma che l’estorsione che ha effettuato ai danni di un imprenditore di Scafati, era stata fatta per conto di Luigi De Martino, conosciuto come “o’ profeta”, e Giovanni Cesarano.
Inoltre, Spinelli ha dichiarato che anche la tentata estorsione mossa dai sodali ai danni di una nota attività commerciale che si trova sul corso Nazionale di Scafati, sarebbe opera del clan Cesarano e non del clan Loreto Ridosso. L’unico contatto che aveva con questo clan era con Luigi Ridosso, che a volte gli avrebbe anche prestato del denaro.
Per quel che riguarda risvolti politici, Spinelli sostiene di avete saputo che il clan Ridosso avrebbe appoggiato la candidatura di Roberto Barchesi. Inoltre Spinelli racconta anche delle estorsioni che avrebbe avuto in danno un noto imprenditore di Boscoreale, Andrea Vaiano, a sua volta coinvolto nell’inchiesta, per la ristrutturazione della palazzina di via Michelangelo Buonarroti dove viveva. Spinelli conosceva già da prima Vaiano in quanto era presidente della Virtus Scafatese e lui in quel periodo vendeva bibite presso il campo sportivo comunale. Proprio questa autorizzazione a vendere bibite allo stadio comunale potrebbe essere presa in esame dalla magistratura Antimafia che magari proverà ulteriormente il patto politico criminale confermato dai giudici anche in Cassazione.
