Polizia Doganella (NA): denunciato 26enne per ricettazione

La Polizia ha denunciato 26enne casertano con precedenti per reati contro il patrimonio, per ricettazione...

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La Polizia ha denunciato 26enne casertano con precedenti per reati contro il patrimonio, per ricettazione e inottemperanza alle prescrizioni del D.P.C.M. 9 marzo 2020 .

Polizia Doganella (NA): denunciato 26enne per ricettazione

NAPOLI- Ieri pomeriggio, gli agenti di Polizia dell’Ufficio Prevenzione Generale ha denunciato 26enne casertano con precedenti per reati contro il patrimonio, per ricettazione e inottemperanza alle prescrizioni del D.P.C.M. 9 marzo 2020 .

Gli agenti erano in servizio sul territorio per controllo, finalizzato anche a garantire il rispetto delle misure urgenti per la gestione dell’emergenza epidemiologica ca Covid-19.

Transitando in via Nuova del Campo hanno fermato un giovane a bordo di uno scooter. L’uomo P.C. 26enne casertano, è stato trovato in possesso di 7 anelli in oro, della somma di 350 euro, 2 smartphone dei quali non ha saputo giustificare la provenienza.

L’uomo aveva già dei precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, è stato denunciato per ricettazione e per inottemperanza alle prescrizioni del D.P.C.M. 9 marzo 2020, nonché sanzionato per guida senza patente poiché mai conseguita, mentre lo scooter è stato sottoposto a sequestro in quanto privo di copertura assicurativa.

Neanche la pandemia da Coronavirus riesce a inibire la delinquenza. Si esce fuori di casa “per lavorare” anche a costo della vita. Perché di questo si tratta.

Di questa vicenda sono due aspetti ad intristire: che ancora non si è consapevoli del rischio che si corre stando fuori casa, e che sempre più numerosi siano i casi di cronaca riportati sui giornali dove persone che avrebbero l’età per studiare o quantomeno in fase di formazione, sono già avviati nel “business dell’illegalità”.

Non si può nel 2020, limitarsi a dire che è delinquenza e basta.

Va forse preso atto, che è una “mentalità” diffusa in aree abbandonate e in contesti dove lo Stato non è presente abbastanza.

Non è una critica alle Forze dell’Ordine, che anzi sono ligi al proprio dovere e spesso ricorrono alle proprie risorse, pur di essere attrezzati sul posto di lavoro.

Oltre che nella Sanità, nella Ricerca, nella Scuola, per troppi anni la Politica non ha investito nella Cultura.

Per Cultura, non intendiamo solo le iniziative atte a promuovere il Patrimonio Culturale, ma innanzitutto ci riferiamo alla Cura per il Patrimonio in cui si vive quotidianamente: strade ben asfaltate, palazzi che siano ristrutturati e sottoposti a controlli antisismici regolarmente, strutture scolastiche e ospedaliere efficienti, con personale Altamente qualificato che abbia a disposizione gli strumenti e le tecnologie adeguate per lavorare al meglio.

Se si vive in ambienti degradati, abbandonati, ci si sente lasciati “fuori”, “inadatti”, ed ecco che si insinua la mentalità che ti porta a percorrere “strade altrettanto abbandonate”.

Uno Stato civile è formato dai suoi Cittadini, che hanno il dovere di rispettarne le leggi e il diritto di essere istruiti e formati per poterle comprendere, sviluppare un pensiero critico e coltivare ambizioni che portino beneficio per sé e per la società in cui vive.

Allo stesso tempo la Politica, quindi la Classe Politica, dunque “Coloro che assumono la carica di Onorevole” che siamo NOI A VOTARE, a SCEGLIERE, deve essere all’altezza e avere le competenze, per attuare programmi politici che siano all’altezza di un futuro prospero e a beneficio di tutta la comunità.

Quando ciò non avviene, bisogna essere cauti con le parole: non è la Politica a “far schifo” o a non interessarci, sono i politici ad essersi rivelati manchevoli e a disonorare la carica che hanno l’onore di ricoprire; quei politici eventualmente li abbiamo votati noi, li abbiamo scelti noi… dunque anche NOI con la nostra scelta abbiamo sbagliato e siamo responsabili del fallimento.

La Politica riguarda tutti noi. L’Uomo ha iniziato a fare Politica quando si è iniziato a seppellire i propri morti, quindi ad avere consapevolezza del valore della vita e di come sia giusto viverla.

Viviamo in una Democrazia, siamo noi a Votare, siamo noi a scegliere, se le cose vanno male è anche colpa nostra.

Pensiamoci la prossima volta che ci incamminiamo verso i seggi elettorali.

 

Stéphanie Esposito

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