Napoli, omicidio al campo rom di Ponticelli: altri due uomini fermati

Napoli, omicidio al campo rom dell’agosto 2016: dopo l’arresto di un 22enne e di due...

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Napoli, omicidio al campo rom dell’agosto 2016: dopo l’arresto di un 22enne e di due donne ritenute complici, altri due uomini sono stati fermati in Romania

Due persone sono state arrestate in Romania poichè ritenuti i responsabili dell’omicidio che sconvolse la comunità rom di Ponticelli il 13 agosto 2016.
Si tratta di G.S., un quarantottenne già detenuto in un carcere rumeno per altri reati, ed A.L., un venticinquenne già ricercato da maggio scorso per un mandato di arresto europeo emesso proprio dal gip partenopeo. Ad entrambi è stata anche contestata l’aggravante della crudeltà, date le dinamiche dell’omicidio.
Sono ritenuti essere gli esecutori materiali dell’omicidio di Lucian Memet, loro connazionale, massacrato a colpi di bastoni di legno e spranghe di ferro all’interno di un insediamento nomade abusivo di via Virginia Woolf, nel quartiere napoletano di Ponticelli, dopo una accesa lite scoppiata per un banale litigio tra bambini. Memet restò ucciso anche per delle ferite inflittegli con un coltello.
Le forze dell’ordine già poche ore dopo il delitto avevano fermato un 22enne mentre si trovava nella stazione ferroviaria di Napoli Centrale, mentre cercava di allontanarsi a bordo di un convoglio ferroviaria. Il ragazzo fu poi condannato in primo grado dalla Corte di Assise di Napoli lo scorso giugno a ventuno anni di carcere per omicidio volontario in concorso e si trova attualmente rinchiuso nel carcere di Poggioreale.
A novembre 2017, invece, furono arrestate sempre in Romania, nelle città di Cluj e di Salaj, due donne ritenute complici degli assassini e responsabili di aver spinto i maschi del gruppo ad uccidere il loro connazionale. I due uomini arrestati oggi sono ora in attesa di estradizione.

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