Napoli, bloccata la banda dei rapinatori dei garage: in sette in manette

Nel gruppo anche un minorenne Arrestata la banda di rapinatori di garage che nell’ultimo colpo...

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Nel gruppo anche un minorenne

Arrestata la banda di rapinatori di garage che nell’ultimo colpo avevano rubato cinque automobili. Tra i componenti del gruppo di criminali c’era anche un minorenne che, insieme a sei adulti tutti già noti alle forze dell’ordine, aveva partecipato al raid del 2 novembre scorso in un garage del quartiere Arenella a Napoli.

L’identificazione e l’arresto della banda è avvenuto a conclusione delle indagini coordinate dalla Procura e dalla Procura per i Minori di Napoli e portate avanti dai carabinieri della stazione e del nucleo operativo Vomero che hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare emesse dai Gip dei due Tribunali a carico dei sette soggetti.
I reati di cui si ritiene responsabile la banda sono rapina aggravata, sequestro di persona e porto illegale di arma da fuoco: gli arrestati sono Luca Barbato di 44 anni, Davide Frattini di 24 anni, Rosario Di Fusco di 40 anni, Carlo Barbarella di 22 anni, Emanuele Cuomo di 26 anni e Raffaele Bevivino di 40 anni. Durante il raid, avvenuto presso un garage della zona collinare, i malviventi hanno asportato cinque autovetture, la somma di 200 euro in contanti e un apparato del sistema di videosorveglianza.
Le indagini avviate subito dai militari, hanno permesso di individuare e recuperare tutte le autovetture asportate, identificando i componenti il gruppo di rapinatori e i loro ruoli grazie anche alla visione dei video estrapolati da svariati impianti di videosorveglianza installati nella zona.
Nei video investigativi utilizzati per ricostruire la vicenda e identificare i colpevoli si vede il gruppo di rapinatori che viene accompagnato in auto da un complice nei pressi di un garage. Dopo essersi coperti il viso, i componenti della banda hanno fatto irruzione all’interno del garage minacciando con una pistola a tamburo il dipendente in servizio notturno, costretto a sdraiarsi a terra e subito dopo chiuso a chiave nel bagno.
Una volta neutralizzato il guardiano, i malfattori hanno selezionato i veicoli da rapinare e sono saltati a bordo di cinque auto dandosi alla fuga immediatamente dopo aver razziato l’incasso di, circa 200 euro. Mentre si allontanavano dal garage i malfattori hanno anche incrociato il proprietario di una delle vetture che stavano portando via, ma lo sfortunato non è riuscito a capire che si trattava di una rapina.
Nello specifico Barbato è gravemente indiziato di essere ideatore e organizzatore della rapina insieme a Frattini. Dopo avere deciso e pianificato il colpo, nel giro di poche ore i due avrebbero scelto e assoldato i vari componenti del commando, tra cui un minorenne, selezionandoli anche sulla base della loro abilità alla guida, delineando anche i compiti che ognuno avrebbe dovuto avere ed i compensi per il lavoro. I due ideatori hanno assoldato Di Fusco per accompagnare il gruppo nei pressi del garage e, subito dopo la rapina, per far loro da staffetta fino al luogo convenuto per nascondere le auto e poi recuperare e portare a casa i conducenti.
Stesso copione per Cuomo: con la sua autovettura ha avuto il compito di agganciare le restanti auto in fuga, di scortarle fino a un altro nascondiglio convenuto e recuperare e portare a casa gli altri complici. Per il colpo portato a termine i vari componenti del commando sono stati pagati da Barbato con somme tra i 150 e 200 euro a testa.

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