Faito, un incendio che non finisce più: in pericolo abitazioni e alberghi

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Ancora adesso fiamme e fumo tra Monte Faito e Pimonte. Continuano i tentativi di domare, questa volta definitivamente, i roghi. Un andirivieni di elicotteri e canadair, la risonanza del loro volo questa estate è diventata parte integrante del trambusto cittadino, se si considera che di incendi da spegnere, negli ultimi mesi, ce ne sono stati davvero troppi in Campania.

La gente è fuoribonda, soprattutto quella che abita a ridosso dei Monti Lattari. Ieri c’è stata anche una protesta pacifica sia sulla Strada Statale Sorrentina che su quella di Agerola, organizzata dai volontari dell’AVF allo scopo di mettere in luce il loro disagio e soprattutto il pericolo a cui sono esposti. Una popolazione che si sente presa in giro, convinta che non si stia facendo tutto quello che sarebbe necessario fare per risolvere una situazione che li sta stremando. “Com’è possibile spegnere tutto quel fuoco con un solo canadair? È normale che l’ncendio si sta ingrandendo, cosa aspettano che finisca di bruciare tutto?”, domanda Vincenzo, cittadino che abita sul versante stabiese.

La frazione più a rischio è quella di Resicco, perché le fiamme si stanno espandendo verso abitazioni e alberghi. I viottoli che mettono in comunicazione i Monti Lattari e Faito sono ormai stati cancellati dalle fiamme.

La richiesta dei comuni maggiormente minacciati (Vico Equense, Castellammare, Pimonte e Lettere) è chiara: spegnere gli incendi con mezzi adeguati e con l’aiuto della flotta nazionale antincendio. Sono più di due settimane che un solo canadair e gli elicotteri della Ragione Campania lavorano per domare le fiamme senza aver risolto ancora il problema, per cui si richiede l’utilizzo del velivolo Ericksson, che ha una potenza superiore e la capacità di gettare acqua in modo mirato sui roghi.

A cura di Luisa Di Capua

 

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