Biocidio, sabato corteo “Jatevenne” contro De Luca

Il corteo è aperto a tutti “Jatevenne” è l’appello a partecipare in massa al corteo...

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Il corteo è aperto a tutti

“Jatevenne” è l’appello a partecipare in massa al corteo organizzato dalle associazioni e movimenti che hanno risposto all’appello di Stop Biocidio, la rete sociale di movimenti contro l’emergenza sanitaria e ambientale in Campania.

L’appuntamento è per sabato, alle 15, da piazza Mancini, a Napoli, per sfilare fino a raggiungere palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania.
Raniero Madonna di Stop Biocidio spiega: “Il corteo è aperto a tutti anche a De Luca, se vuole venire. Stiamo lavorando e invieremo la nostra richiesta popolare a tutti i consiglieri regionali. Sarà loro responsabilità decidere o meno se adottare una proposta di sfiducia dal basso. Di questa classe politica non ci fidiamo sono vent’anni che in nome di un’emergenza ambientale continuano a vendere la nostra terra a imprenditori senza scrupoli. Consegniamo sfiducia popolare dal basso contro giunta regionale che abbiamo scritto perché di questa classe politica non ci fidiamo hanno venduto territorio a imprenditori senza scrupoli. A De Luca riconsegneremo la monnezza con cui ha inondato la Campania”.

In marcia ci saranno anche i genitori dei bambini malati di tumore o che i figli li hanno già persi a causa della malattia, come Marzia Caccioppoli: suo figlio è morto a 10 anni, in seguito a un tumore al cervello. Marzia dice: “L’oncologa cercava di capire da me come fosse possibile che mio figlio, a 8 anni e mezzo, avesse sviluppato un cancro al cervello che di solito si manifesta a un’età media di 53 anni in persone che hanno svolto mestieri a contatto con materiali nocivi. De Luca continua a essere arrogante non arriva nemmeno a capire che, quando si parla di Terra dei Fuochi, non esistono solo le ecoballe, ma i roghi tossici, lo scarto delle industrie che smaltiscono a nero, il percolato che può infiltrarsi”.

La manifestazione ha la colonna sonora de I Terroni uniti (collettivo di artisti) che ha scritto per l’occasione la canzone “Jatevenne”. Massimo Iovine dei 99 Posse racconta: “Il racconto di quanto è accaduto e accade nella nostra terra messo in musica. Speriamo, attraverso la canzone, di tenere accesi i riflettori. Dire che qui si muore di tumore per una cattiva alimentazione, per stili di vita sbagliati, significa far passare il messaggio che i campani sono poco attenti alla loro salute. È troppo, si è superata la misura”.

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