Aversa, il monopolio dei Casalesi sul trasporto dei degenti in ospedale

Blitz della Squadra Mobile di Caserta: nei guai è finito il titolare di Croce Aversana,...

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Blitz della Squadra Mobile di Caserta: nei guai è finito il titolare di Croce Aversana, reo di aver imposto il “monopolio” sul trasporto dei degenti in ospedale, con l’aiuto dei Casalesi

Grazie all’appoggio dei Casalesi gestiva in regime di monopolio il servizio di trasporto degenti da e per l’ospedale Moscati di Aversa. Secondo quanto riferito da IlMattino, oggi un blitz della Squadra Mobile di Caserta ha portato all’arresto in carcere per estorsione aggravata dal metodo mafioso l’imprenditore probabilmente colluso, L. B., 62enne titolare della società «Croce Aversana», e un esponente del clan A.B. di 27 anni, che lo agevolava nella sua attività imprenditoriale, frenando le attività delle ditte concorrenti in modi illeciti. Altre quattro persone risultano indagate. Il servizio viene pagato dai familiari dei degenti che chiamano le ditte, un po’ come avviene per le pompe funebri per cui tali società non hanno alcun rapporto contrattuale con l’ospedale o l’Asl.

L’indagine della Polizia di Stato, coordinata dalla Dda di Napoli, sarebbe partita dalle dichiarazioni di alcuni pentiti; nessuno, compresi i dipendenti pubblici, in particolare alcuni infermieri che secondo gli inquirenti conoscevano come andavano le cose al nosocomio aversano, ha mai segnalato alcunché, anche in forma anonima, all’autorità giudiziaria o alle forze dell’ordine. Persino gli imprenditori estromessi dal business non hanno mai denunciato le minacce o le intimidazioni subite. Sarebbe emerso che anche le ditte “rivali”hanno richiesto appoggio ai clan.
Le indagini della Squadra Mobile guidata da Filippo Portoghese, hanno rivelato anche piccoli stratagemmi usati dall’imprenditore per danneggiare le ditte concorrenti; lui stesso levava i bigliettini da visita che le altre ditte affiggevano nella bacheca dell’ospedale di Aversa. Durante la sua «scalata», si sarebbe anche servito di qualche infermiere che gli segnalava di incidenti o altre situazioni in cui era necessario il suo intervento; nessuno  del personale per ora è stato indagato.

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