Bullismo, Venaria: a 14 anni tenta di uccidersi a scuola

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BULLISMO – La procura dei minori apre un’inchiesta per istigazione al suicidio, accertamenti su una serie di immagini diffuse sui “social” da un alunno più grande. Il preside: “Un polverone”

Bbullismo e foto hard – “Ce l’hanno tutti con me”. La storia del disagio di una ragazzina di 14 anni, che ieri pomeriggio ha tentato il suicidio nel bagni della scuola a Venaria, nel Torinese, ingoiando alcune pillole, è tutta contenuta nei messaggi, simili a questo, che la polizia municipale della città della Reggia ha trovato sul suo cellulare. Secondo i vigili, che indagano sulla vicenda, si tratterebbe di un caso di bullismo. La procura dei minori ha preso in carico un fascicolo con un’ipotesi di reato pesante: istigazione al suicidio. Sullo smartphone della giovane, infatti, gli investigatori non hanno trovato solo messaggi ma anche fotografie che potrebbero essere all’origine del gesto dell’adolescente. Sono foto osé, intime, imbarazzanti se finiscono sul display del cellulare sbagliato. E potrebbe essere andata proprio così.

Le immagini risalgono a qualche tempo fa ed erano state inviate ad un ragazzo un po’ più grande di lei, il protagonista di una cotta che era finita come tante a quell’età. Quelle foto, però, sospettano gli investigatori, avrebbero iniziato a circolare da uno smartphone all’altro facendo finire la giovane protagonista di quegli scatti al centro di un giro di commenti e messaggini che non è più riuscita a reggere. Prese in giro e frasi cattive sono comparse sul suo telefonino tanto da convincerla, ieri, a ingoiare le pillole rubate dall’armadietto dei medicinali di casa. Il quantitativo di cortisonici che ha ingerito non avrebbe potuto ucciderla, ma la richiesta di aiuto lanciata dalla quattordicenne è stata chiarissima.

La procura dei minori sta cercando di capire quanti giovani siano coinvolti nel circuito di quelle fotografie. Sono quasi tutti maschi ma potrebbero esserci anche ragazzine tra le autrici dei commenti velenosi destinati alla compagna. L’adolescente, che non è mai stata in pericolo di vita, è una ragazza fragile con una storia familiare difficile alle spalle. Per questo anche gli investigatori sono cauti a collegare in modo definitivo il suo gesto a quelle foto.  I vigili questa mattina sono tornati a scuola: hanno parlato con i professori e nei prossimi giorni sentiranno anche i compagni di classe della ragazzina.

Proprio la scuola, però, getta acqua sul fuoco: “E’ un caso che non esiste, frutto del troppo zelo di qualcuno” dice il direttore dell’istituto, Roberto Vaglio, tra il 1995 e il 2005 assessore regionale alla Montagna. “La studentessa – aggiunge – ha ingerito pillole innocue e il suo non è stato un tentativo di suicidio ma  una richiesta di attenzione. Spero torni in classe presto e che tutta questa vicenda non abbia ripercussioni sulla sua crescita”.

di CARLOTTA ROCCI / larepubblica / Venaria, a 14 anni tenta di uccidersi a scuola: l’ombra di bullismo e foto hard

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