Applausi scroscianti per il Galà Lirico al Vittorio Emanuele (recensione)

Successo per il soprano Svetlana Kasyan e per il tenore Zoran Todorovich, nonché professionalità dell’orchestra...

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Successo per il soprano Svetlana Kasyan e per il tenore Zoran Todorovich, nonché professionalità dell’orchestra “corpo vitale” del Teatro di Messina.

Applausi scroscianti per il Galà Lirico al Vittorio Emanuele di Messina

Notevole consenso ieri sera, al Teatro Vittorio Emanuele, per il Galà Lirico che non soltanto ha messo in risalto la bravura del soprano Svetlana Kasyan e del tenore Zoran Todorovich, ma che ha anche evidenziato la professionalità dell’orchestra “corpo vitale” del Teatro di Messina, ormai colonna portante e garanzia di successo.

Si replica domani, 5 gennaio 2020, ore 17.30.

L’orchestra che il direttore artistico Matteo Pappalardo promuove da sempre, in questa occasione, guidata dal direttore Claudio Maria Micheli, ha eseguito in overture, la verdiana sinfonia “Forza del destino”, molto apprezzata e applaudita.

Dopo l’elegante e precisa introduzione al concerto, si sono alternati il soprano Svetlana Kasyan con “Vissi d’Arte” dall’opera “Tosca”, (in video) e il tenore Zoran Todorovich con “Donna non vidi mai” dall’opera “Manon Lescaut”, (in video), entrambe di Giacomo Puccini.

Sempre dello stesso compositore, l’orchestra ha suonato in maniera impeccabile l’intermezzo “Manon Lescaut”, seguito dalle arie tratte dall’opera “Aida” di Giuseppe Verdi, “Ritorna vincitor” splendidamente interpretato dalla Kasyan, “Se quel guerriero io fossi”, altrettanto egregiamente dal tenore Todorovich, che insieme chiusero, riscuotendo consensi e molto apprezzamento, la prima parte dello spettacolo, sulle note sempre verdiane di “La fatal pietra”.

Gradite sorprese nella seconda parte del galà, dopo aver ricominciato, con il famoso intermezzo tratto dalla “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni e le due arie dall’opera “Andrea Chénier”, “La mamma morta” e “Come un bel dì di maggio”, l’orchestra ha riscosso un notevole apprezzamento insieme anche al I°violino di spalla Pasquale Faucitano, il cui suono prodotto da un “Vincenzo Sannino” del 1930, è stato particolarmente apprezzato e applaudito.

Un’altra ben accolta sorpresa è stato il fuori programma “Non ti scordar di me”, nota canzone scritta dal compositore italiano Ernesto De Curtis e lanciata per la prima volta dal tenore Beniamino Gigli, nel film omonimo del 1935, interpretata in maniera eccellente da Zoran Todorovich, che a conclusione della performance ha riscosso forti applausi.

Si sono ancora alternati soprano e tenore con le arie di Giacomo Puccini, con “Oh, sarò la più bella…tu, tu, amore” dall’opera “Manon Lescaut” di Jules Massenet, e con “Meditation”, dalla commedia lirica “Thaïs”.

Deliziosa e soave la Kasyan anche in “La Welly” “Ebben, ne andrò lontana”, di Alfredo Catalani. Altrettanto apprezzato il Todorovich in “L’anima ho stanca” dalla “Adriana Lecouvreur”.

Concludono lo spettacolo con la celeberrima aria di Giacomo Puccini, tratta dall’opera “Madama Butterfly”, “Bimba dagli occhi pieni di malia”.

Un inizio d’anno positivo, per il Vittorio Emanuele, che preannuncia il proseguo di una stagione teatrale in grande crescita, ricca di consensi e gratificazioni.

Un “tempio della musica, ma anche della danza, della prosa e dell’arte in genere”, il teatro di Messina, diventato oramai simbolo della città.

Mariella Musso

 

 

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