Alla Camera con l’approvazione del “decreto crescita” Catania tira un respiro

Alla Camera dei Deputati è stato approvato un fondo per aiutare i Comuni metropolitani in...

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Alla Camera dei Deputati è stato approvato un fondo per aiutare i Comuni metropolitani in dissesto. Ora il provvedimento deve andare al Senato.

Solo qualche settimana addietro riportavamo in queste pagine la lettera che il Sindaco Pogliese di Catania aveva inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri Conti nella quale scriveva “Ogni giorno, riscontriamo l’impossibilità di dare risposte concrete alle legittime richieste delle fasce più deboli della popolazione, a cui si stanno progressivamente eliminando indispensabili garanzie e protezioni, oltre al blocco totale di servizi e stipendi, che nei prossimi giorni investirà diverse migliaia di famiglie. Un’oggettiva condizione di stallo che va immediatamente rimossa con indefettibili interventi di sostegno alla settima città capoluogo di area metropolitana d’Italia, che sta pagando un pesantissimo tributo al passato; anche per evitare il concreto rischio, purtroppo ormai vicino, che questo disagio si trasformi in una drammatica questione di sicurezza sociale”.

Adesso la Maggioranza di Governo 5stelle-lega ha approvato alla Camera dei Deputato il “decreto crescita”. Il provvedimento contiene le norme necessarie al Comune di Catania per allentare la morsa dei debiti contratti nel passato e dal dissesto deliberato dalla Magistratura contabile.

“Un passaggio fondamentale – ha detto il sindaco Pogliese – che ci consente di guardare al futuro con maggiore serenità, poiché Catania ora può rialzare la testa e finalmente avviare una programmazione di lungo periodo. Valutiamo positivamente le misure per sostenere i Comuni in dissesto come il nostro: un fondo di 85 milioni da ripartire annualmente con altre città in crisi; l’accollo da parte del Mef di parte dei nostri mutui, per 20 milioni nel 2019 e 35 milioni dal 2020 al 2033; lo slittamento alla fine del dissesto della restituzione delle anticipazioni di cassa. Sono state accolte sostanzialmente le nostre richieste. E’ stata premiata la nostra costanza e determinazione nel chiedere solo ciò che ci spetta, per non fare ricadere sui cittadini i danni causati da un dissesto che i catanesi hanno dovuto subire”.

Ma cosa contiene il decreto Crescita?

Misure che le imprese aspettavano da tempo. Una su tutte: l’eliminazione dell’Imu sugli immobili ad uso produttivo. Dal 2019 al 2023 i nostri imprenditori potranno dedurre dal reddito di impresa fino al 100% dell’imposta (dal 20 al 50% nel 2019, 60% nel 2020-21, 70% nel 2022 e 100% dal 2023).

Si abbatte l’Ires, la principale imposta sugli utili delle aziende, dal 24% di oggi al 20%, passando per il 22,5% nel 2019, il 21,5% nel 2020, il 21% nel 2021 e il 20,5% nel 2022.

Sul fisco, si introduce il super-ammortamento, che consentirà a tante piccole e medie imprese di poter usufruire dell’agevolazione sugli investimenti, per innovare e tornare ad essere competitive. Si è limitata la misura agli investimenti fino a un massimo di 2,5 milioni di euro, per favorire le PMI che dalla precedente formulazione ne risultavano di fatto escluse.

È stato previsto un supporto alle imprese per la trasformazione digitale e gli investimenti nelle tecnologie emergenti come blockchain

[letteralmente “catena di blocchi” è una struttura dati condivisa e immutabile, definita come un registro digitale le cui voci sono raggruppate in “pagine” dette blocchi, concatenate in ordine cronologico, e la cui integrità è garantita dall’uso di primitive crittografiche. Sebbene la sua dimensione sia destinata a crescere nel tempo, è immutabile in quanto, di norma, il suo contenuto una volta scritto non è più né modificabile né eliminabile, a meno di non invalidare l’intera struttura., intelligenza artificiale e internet delle cose. L’uso della blockchain promette di portare significativi miglioramenti alle catene di fornitura globali, alle transazioni finanziarie, ai beni contabili e ai social network distribuiti. La blockchain può essere utilizzata come strumento per certificare la data certa di un documento e il suo non aver subito alcuna variazione. Questa applicazione della catena a blocchi, ottenuta inserendo l’hash dei documenti che si vogliono certificare, è detta notarizzazione. Un esempio di tale utilizzo è la notarizzazione dei movimenti dei camion che trasportano la terra di un cantiere per garantire il rispetto dei vincoli e delle norme ambientali. È utilizzabile e disponibile anche nel campo assicurativo come le assicurazioni peer-to-peer, le assicurazioni parametriche e le micro assicurazioni. Anche le banche sono interessate a questa nuova tecnologia grazie al fatto che velocizzano i sistemi di regolamenti di back office (nell’organizzazione interna di una agenzia o di un’azienda esistono principalmente due ruoli: back office e front office. Con front office si intende quella parte di personale che si occupa del contatto diretto con la clientela, o in parole povere che sta dietro il bancone e si occupa di gestire, o mediare, personalmente il contatto tra clienti e venditore. Il back office è invece la parte di personale che non ha contatto diretto con la clientela in generale è un settore precluso al pubblico. Questo settore dell’azienda, ma anche di una qualsiasi organizzazione, è quello che si occupa del settore produttivo, organizzativo e amministrativo dell’attività). Altri campi possono trarre benefici dalla tecnologia blockchain in quanto coinvolgono molti peer a collaborare anche le applicazioni di voto online. Può essere utilizzato anche per sviluppare sistemi informativi per medici, aumentandone l’interoperabilità e la sicurezza. Sono state anche sviluppate diverse blockchain per l’archiviazione di dati, pubblicazione di testi e identificazione delle origini dell’arte digitale. Banche come la UBS hanno aperto centri di ricerca dedicate alla blockchain per esplorare la varie implicazioni che questa nuova tecnologia può avere nell’ambito dei servizi finanziari e per incrementarne l’efficienza e ridurne i costi],

Ci sono agevolazioni e sgravi per il rientro dei “cervelli italiani” all’estero, viene rifinanziato il Fondo di garanzia per il mutuo sulla prima casa e si inserisce un nuovo bonus casa riservato alle imprese di costruzione e ristrutturazione, oltre a semplificazioni e bonus per lavori di risparmio energetico.

Infine, viene assorbito nel decreto la proposta di legge semplificazioni fiscali presentata alla Camera da Carla Ruocco dei 5stelle. Oltre trenta lacciuoli burocratici che saranno eliminati.

Nel suo percorso alla Camera il testo originario del decreto ha subito anche delle modifiche. Con alcuni emendamenti presentati dal MoVimento 5 Stelle è stato possibile introdurre una norma per salvare i fornitori di Mercatone Uno, pesantemente colpiti dalla crisi dell’azienda. Per loro, come annunciato dal vicepremier Luigi di Maio, ci sarà la possibilità di usufruire dei finanziamenti del Fondo per il credito alle vittime di mancati pagamenti.

È stata poi ampliata la platea dei risparmiatori che potranno accedere ai rimborsi diretti destinati ai truffati delle banche escludendo dal conteggio del patrimonio mobiliare le polizze vita e dal patrimonio immobiliare i redditi pensionistici integrativi.

Si è anche inserito l’ecobonus fino ad un massimo di 3000 euro anche per chi acquista microcar e moto ad alimentazione elettrica.

Infine è stato approvato il Salva Italia, ovverosia il debito storico di Roma capitale da 1,4 miliardi è passato dalla gestione commissariale allo Stato. Nel frattempo è stato istituito anche un Fondo che servirà ai Comuni capoluogo delle Città metropolitane per abbattere i costi di gestione dei loro debiti e che verrà finanziato dai risparmi sulla gestione commissariale del debito storico romano. Tutto ciò significherà più servizi per i cittadini che, fino ad oggi, erano stati penalizzati dalle precedenti scelte politiche e in molti casi dagli interessi privati dei vecchi amministratori.

Anche il provvedimento su Catania era contenuto in questa norma sul cosiddetto Salva Roma. Sono stati previsti anche aiuti per Alessandria e Campobasso.

Adduso Sebastiano

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