Lunedì 13 maggio alle 10:30, sit-in a Catania innanzi al Tribunale, dei Magistrati c.d. Onorari in sciopero

Lunedì a Catania, in Piazza Verga antistante il Tribunale, i Magistrati c.d. Onorari aderenti alle...

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Lunedì a Catania, in Piazza Verga antistante il Tribunale, i Magistrati c.d. Onorari aderenti alle associazioni di categoria terranno una manifestazione.

Lunedì 13 maggio 2019, alle ore 10:30, a Catania, in piazza Verga, sul piazzale antistante il Palazzo di Giustizia, i Magistrati ed. Onorari aderenti alle associazioni nazionali di categoria terranno una manifestazione per sostenere l’astensione dalle udienze proclamata dal 6 al 17 maggio per i GDP e dal 13 al 17 maggio per i GOT e i VPO da Unagipa, Angdp, Cogita e Federmot.

I motivi dello sciopero li avevamo riportati in un articolo “Giudici di Pace dal 6 maggio in sciopero. Una categoria penalizzata. La Giustizia italiana si conferma intanto tra le ultime in Europa”.

Una recente dichiarazione d’intenti del Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha provocato dei disappunti tra le associazioni sindacali dei Giudici e magistrati onorari.

Il 6 maggio ultimo scorso il Ministro Bonafede (avvocato) aveva scritto sulla propria pagina Fb “Oggi il Ministero della giustizia ha trasmesso agli uffici di Palazzo Chigi il provvedimento che riforma, in senso migliorativo, la disciplina della magistratura onoraria in Italia, che sarà calendarizzato per uno dei prossimi consigli dei ministri. Nel farlo abbiamo scelto il metodo della condivisione: quanto previsto è infatti il risultato di un tavolo aperto al Ministero con i rappresentanti di categoria che, lo scorso 7 marzo, ha raggiunto il punto di sintesi su cui c’è stato l’assenso della stragrande maggioranza delle sigle che hanno partecipato. Per l’intera categoria dei magistrati onorari, abbiamo introdotto importanti novità sul piano fiscale, previdenziale ed organizzativo, in particolare: – modifica alla disciplina delle incompatibilità, equiparata a quella dei magistrati ordinari; – rideterminazione delle modalità di pagamento delle indennità: bimestrale anziché trimestrale; – trattamento fiscale e previdenziale di maggior favore; – possibilità di chiedere l’assegnazione ad altra sede per poter assistere un familiare con disabilità. Chi è già in servizio, poi, potrà rimanerci fino al compimento dei 68 anni mantenendo medesime funzioni e compiti per tutta la durata dell’incarico (non più per i soli primi 4 anni), incluse assegnazione e trattazione di nuovi procedimenti civili e penali. La liquidazione delle indennità continuerà a essere determinata, sino alla cessazione dell’incarico (e non più limitatamente ai primi 4 anni), secondo i criteri già operanti e in caso di esercizio dell’opzione per l’indennità fissa, viene rideterminato in aumento il relativo importo. La magistratura onoraria è una componente importante del sistema giustizia che garantisce un contributo fondamentale al concreto funzionamento del servizio offerto ai cittadini. Avevamo preso un impegno, nero su bianco nel contratto di governo, e lo stiamo portando a termine. Stiamo portando fuori la giustizia dal pantano della polemica politica dove è stata dimenticata per anni, agendo per migliorare il servizio ai cittadini e le condizioni di chi vi opera. Questo è un altro importante passo in questa direzione”.

Dai numerosi commenti che sono seguiti sulla pagina Fb del Ministro, si rileva come alcune frasi del Guardasigilli non sono state prese bene. In particolare “in senso migliorativo” e “trattamento fiscale e previdenziale di maggior favore”. Il problema di fondo si era già inasprito con il precedente Governo di centrosinistra, il cui Ministro della Giustizia, Andrea Orlando (diploma di maturità scientifica) aveva incanalato una riforma che pareva trasformare i Giudici e Magistrati onorari in una sorta di “braccianti della Giustizia” come fossero a cottimo, senza previdenza, assistenza, ferie o maternità. E stiamo parlando di categorie che devono giudicare altri cittadini. Di certo così inquadrate, anzi reclutate in stile “caporalato” non possono avere neanche umanamente la necessaria serenità per questo delicato compito che è giudicare gli altri. Ma infatti non è la prima volta che negli ultimi anni si sono susseguite manifestazioni e sciopero da parte dei Giudici e Magistrati onorari.

Sul punto è intervenuta con un comunicato Carolina Varchi, Deputata nazionale di Fratelli d’Italia (laureata in Giurisprudenza) affinché ”Il Ministro della Giustizia Bonafede mantenga le promesse che sono state fatte alla Magistratura Onoraria e porti in Aula alla Camera, il prima possibile, il provvedimento per il superamento della riforma Orlando. Una promessa che, tra l’altro, è anche contenuta nell’articolo 12 del contratto di Governo sottoscritto dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle”.

Nel frattempo a Catania, le associazioni dei Giudici e Magistrati onorari, hanno comunicato che lunedì 13 maggio alle ore 10,30 si terrà la manifestazione dei Giudici c.d. Onorari sul piazzale antistante il Palazzo di Giustizia.

Adduso Sebastiano

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