Denunciate sette persone per truffa. Allontanato per spaccio

Denunciate a Capo d’Orlando poiché si spacciavano per operatori dell’Enel. Un 61enne a Barcellona Pozzo...

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Denunciate a Capo d’Orlando poiché si spacciavano per operatori dell’Enel. Un 61enne a Barcellona Pozzo di Gotto spacciava e minacciava.

Capo D’Orlando. La Polizia di Stato denuncia sette truffatori. Si spacciavano per dipendenti Enel per sottoscrivere nuovi contratti per altre compagnie del settore all’insaputa delle vittime.

Sono sette le persone denunciate per il reato di truffa da personale del Commissariato di P.S. di Capo d’Orlando e sei gli episodi sinora accertati ma non si esclude che possano aumentare nei prossimi giorni.

Gli accertamenti finora effettuati hanno infatti confermato il modus agenti dei sette denunciati che nei giorni scorsi si sono presentati alla porta delle vittime quali operatori del servizio elettrico nazionale indossando maglie, giubbotti e persino mascherine riportanti la dicitura Enel.

Col pretesto di dover controllare contatori e bollette, procedevano all’attivazione di nuovi contratti per altra compagnia ai danni degli ignari sottoscrittori.

La Polizia di Stato di Barcellona Pozzo di Gotto ha eseguito una misura cautelare a carico di pusher.

Personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barcellona P.G. ha eseguito l’ordinanza di misura cautelare del divieto di dimora e di accesso nelle regioni Sicilia e Calabria, emessa dal Tribunale di quel centro, a carico di un sessantunenne resosi responsabile di traffico e detenzione di sostanze stupefacenti.

L’uomo, già detenuto per gli stessi reati, era stato arrestato lo scorso giugno dai poliziotti dello stesso commissariato quando fu trovato in possesso di cocaina e la somma in contanti di 9.000 euro, verosimile provento di spaccio.

Le successive indagini, coordinate dall’Autorità Giudiziaria, hanno accertato che l’uomo aveva organizzato presso la sua abitazione un vero e proprio <supermercato> della droga, con decine di <clienti> che giornalmente si mettevano in coda per acquistare droga.

Anche in pieno lockdown centinaia di episodi di cessione sono stati documentati con conseguenti segnalazioni amministrative e sequestri di sostanza stupefacente.

Dalle indagini è emerso inoltre che il sessantunenne, ritenendo delatori alcuni residenti della zona in cui abita, abbia posto in essere delitti minatori danneggiando un portone e lasciando uno strofinaccio nel foro della porta, quale inequivocabile <invito> a non denunciare.

L’opinione.

Con le depenalizzazioni effettuate dagli ultimi Governi, persino uno spacciatore, tra l’altro con precedenti penali, si può permettere di minacciare coloro che denunciano, danneggiando i rispettivi portoni di casa e anche intimidendoli che darà fuoco alla loro abitazione, ricevendo come massimo della condanna di essere allontanato dalla provincia o regione, con il risultato risaputo che semplicemente continuerà a delinquere in altre località. Le Leggi Italiane di tutta evidenza, tranne per chi non può o non vuole vedere, sono state da sempre emanate da interiormente ambigui, mimetizzati da buonisti o moralisti.

Adduso Sebastiano

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