Criminalità, arrestata la famiglia mafiosa che controllava Carini (PA)

Il Ministro dell’Interno Salvini: Grazie a Forze dell’Ordine e Inquirenti. Lo Stato c’è, fa pulizia...

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Il Ministro dell’Interno Salvini: Grazie a Forze dell’Ordine e Inquirenti. Lo Stato c’è, fa pulizia e non molla la presa, per la criminalità tolleranza zero.

In corso, dalle prime luci dell’alba, a Palermo e in provincia una vasta operazione antimafia condotta dalla Polizia di Stato volta a disarticolare i vertici della famiglia mafiosa di Carini.

La Squadra Mobile, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip presso il Tribunale di Palermo, hanno arrestato nove persone accusate, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno permesso inoltre di evidenziare come gli esponenti della famiglia mafiosa di Carini controllassero in modo capillare il territorio, sottoponendo ad estorsione gli operatori economici della zona. Questi ultimi, prima di intraprendere qualsiasi attività, dovevano, inoltre, ottenere una sorta di “autorizzazione” preventiva da parte della famiglia.

Tra gli arrestati dell’operazione antimafia c’è Antonino Di Maggio, ritenuto il capo della famiglia mafiosa di Carini. Gli agenti della Squadra mobile sono risaliti a lui grazie alle intercettazioni e alle dichiarazioni degli ultimi collaboratori che hanno iniziato a squarciare il velo sugli affari della cosca.

Negli ultimi anni a Carini sono stati messi a segno i più grossi sequestri di droga come quello dell’anno passato nella zona industriale dove furono trovati ben 1470 chili di hashish che viaggiavano sui tir. Operazione che aveva consentito l’arresto di Alessandro Bono, titolare di pompe funebri accusato di traffico di stupefacenti.

«Non abbiamo ricevuto alcuna forma di collaborazione da parte degli esercenti e degli imprenditori della zona. La pressante attività estorsiva emerge esclusivamente dalle attività tecniche di indagine». Lo ha detto il capo della Squadra Mobile di Palermo Rodolfo Ruperti.

Alla notizia dell’operazione palermitana è seguito il commento, attraverso i social, del Ministro dell’Interno Matteo Salvini “Decine di arresti contro la mafia pugliese, sequestri per più un milione di euro nel reggino perché in odore di ‘ndrangheta, blitz contro i clan in provincia di Palermo – scrive il Vicepremier – Grazie a Forze dell’Ordine e Inquirenti. Lo Stato c’è, fa pulizia e non molla la presa: per i criminali tolleranza zero”.

Adduso Sebastiano

 

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