NESIMA (CT): polizia sventa tentata “truffa dello specchietto”

COMMISSARIATO NESIMA: SVENTATO ANCORA UN TENTATIVO DELL’ORMAI FAMOSA TRUFFA DELLO SPECCHIETTO Questa volta, sono stati...

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COMMISSARIATO NESIMA: SVENTATO ANCORA UN TENTATIVO DELL’ORMAI FAMOSA TRUFFA DELLO SPECCHIETTO

Questa volta, sono stati i poliziotti del Commissariato Nesima a raccogliere la denuncia di un automobilista che, mentre stava percorrendo la via Rametta, si è trovato innanzi una vettura dal procedere talmente lento da costringerlo al sorpasso: in tale frangente, ha udito un colpo alla carrozzeria, per simulare il contatto con lo specchietto dell’auto superata. L’ignaro conducente – ben conscio di non aver urtato la macchina che aveva appena superato – ha subito notato il soggetto della vettura antagonista che, con fare aggressivo, lo invitava a fermarsi.

Ma, anche grazie alla campagna d’informazione sin qui condotta dalla Polizia di Stato sul modus operandi di questi “professionisti della truffa”, il cittadino ha subito sospettato d’essere stato preso di mira e non ha frapposto tempo nel recarsi presso il Commissariato Nesima per sporgere denuncia.

A questo punto i poliziotti si sono immediatamente attivati con una breve indagine che, grazie anche alle immagini estrapolate dagli impianti di videosorveglianza, hanno individuato il truffatore in un pluripregiudicato adranita, appartenente alla comunità dei “caminanti” ma di nazionalità italiana, D.G.G. con precedenti proprio per il tipo di truffa che aveva inscenato nei confronti dell’automobilista che, però, non è caduto nella sua trappola.

Il responsabile, ovviamente, è stato indagato in stato di libertà: dovrà rispondere dei reati di danneggiamento (del veicolo che ha colpito per simulare il contatto con lo specchietto) e tentata truffa.

Ancora una volta, si coglie l’occasione per ricordare a tutti gli utenti di non cedere alle richieste di chi millanta inesistenti danni patiti dalla vostra condotta di guida: questo tipo di truffatori, in genere, non accetta il ricorso all’assicurazione ma, appellandosi al modesto valore del risarcimento, pretendono di essere indennizzati in contanti; inoltre, non appena “fiutano” l’intervento delle Forze di polizia, si danno immediatamente “alla macchia”.

In casi simili non esitate a richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine, ricordando di specificare, a motivo della chiamata, il patito un tentativo di truffa.

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