Associazione per delinquere finalizzata alla corruzione fra privati. 4 arresti

Associazione per delinquere. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza hanno arrestato quattro persone tra...

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Associazione per delinquere. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza hanno arrestato quattro persone tra cui un palermitano.

Si ĆØ conclusa questa mattina, con lā€™arresto di quattro persone ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una pluralitĆ  di episodi di corruzione fra privati, unā€™articolata attivitĆ  di indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vicenza, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Vicenza, Dott.ssa Orietta Canova e dal Sostituto Procuratore, Dott. Jacopo Augusto Corno, avviata lo scorso novembre 2019, a seguito dellā€™esposto presentato dal presidente di una nota azienda del territorio vicentino, la ā€œSerenissima Ristorazione S.p.A.ā€, leader a livello nazionale nel servizio di ristorazione in strutture pubbliche e private, con il quale la proprietĆ  aveva espresso concreti dubbi circa la regolare condotta aziendale di alcuni suoi collaboratori.

I provvedimenti restrittivi, emessi dal GIP di Vicenza, Dott. Roberto Venditti, sono stati eseguiti nella mattinata odierna, nelle province di Padova, Palermo, Livorno e Venezia, dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vicenza, con la collaborazione dei colleghi dellā€™Arma locale, e hanno interessato:

  1. Foffano Mattia, 44enne di Venezia, residente a Martellago (VE) ā€“ dipendente gruppo Serenissima quale responsabile area tecnica;
  2. Zinato Alessandro, 43enne di Dolo (VE), abitante a Legnaro (PD) – dipendente gruppo Serenissima quale addetto area tecnica,
  3. Cocheo Antonino Ivan, palermitano di 36 anni, dipendente gruppo Serenissima quale responsabile area tecnica per il sud Italia;
  4. Massini Giacomo, 47enne originario di Cecina (LI) ā€“ agente dā€™affari,

tutti sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.

In sintesi, gli odierni arrestati, sfruttando la fiducia della proprietĆ , orientavano sistematicamente le procedure di aggiudicazione degli appalti privati del gruppo a favore di imprese disponibili a riconoscere al sodalizio una percentuale dellā€™importo del contratto di forniture di opere o servizi.

A coordinare lā€™associazione per delinquere costituitasi era il Foffano, responsabile area tecnica della Capo Gruppo, incaricato di gestire la predisposizione dei capitolati, invitare le aziende, procedere allā€™apertura delle buste per una prima valutazione delle offerte da far poi visionare alla proprietĆ , in merito agli appalti di natura privatistica che lā€™azienda avviava sul territorio nazionale.

Il meccanismo messo in atto prevedeva la sottoscrizione di un fittizio contratto di procacciamento dā€™affari con una societĆ  creata ad hoc dal Foffano., intestata al padre, pensionato, quale prestanome, da parte di taluni dei fornitori di servizi e opere, che prevedeva una percentuale sullā€™importo del lavoro, da ā€œdevolvereā€ a questi quale indebita provvigione per la segnalazione.

Dellā€™associazione facevano poi parte altri 2 dipendenti della Serenissima, sottoposti al Capo Area, i quali essendo responsabili dei cantieri, riferivano al diretto superiore se i lavori erano stati o meno eseguiti e soprattutto se le ā€œprovvigioniā€ erano state versate. Oltre al terzetto interno allā€™azienda vi era infine un imprenditore esterno, che fungeva da procacciatore dā€™affari, individuando le imprese a cui affidare i lavori e quindi chiedere le indebite ā€œprovvigioniā€.

Dalle indagini dei Carabinieri, il ricavato dellā€™attivitĆ  delittuosa del sodalizio criminale, per quanto al momento accertato, supera i 300.000 euro. A tal proposito, nel contesto dellā€™esecuzione delle misure cautelari sono stati altresƬ sottoposti a sequestro per equivalente 331.000 euro, rinvenuti su vari conti correnti nella disponibilitĆ  degli indagati. Nella medesima circostanza sono state anche eseguite sette perquisizioni locali, che hanno consentito di acquisire ulteriore interessante materiale probatorio.

Tuttora al vaglio dellā€™AutoritĆ  Giudiziaria la posizione di ulteriori 45 persone, rappresentanti e/o titolari di impresa, tutte deferite in stato di libertĆ  poichĆ© ritenute responsabili della sola corruzione tra privati (art. 2635 c.c.), quali elargitori delle tangenti.

ā€œSono molto soddisfatto dellā€™attivitĆ  condotta dal personale del Nucleo Investigativo, sapientemente coordinato dalla Procura della Repubblica di Vicenzaā€ afferma il Col. Nicola Bianchi, Comandante Provinciale dellā€™Arma ā€œche in soli cinque mesi di articolate e complesse indagini ĆØ riuscito ad individuare e disarticolare una associazione a delinquere distribuita e ben organizzata su tutto il territorio nazionale, facendo emergere un sistema corruttivo particolarmente strutturato ai danni della nota azienda vicentinaā€.

Sebastiano Adduso

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