Messina, l’Aula consiliare dice si al sindaco De Luca

Dopo circa dodici ore il consiglio comunale con 20 voti favorevoli ha approvato il piano...

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Dopo circa dodici ore il consiglio comunale con 20 voti favorevoli ha approvato il piano salva Messina del sindaco che ora non si dimette più.

Venti consiglieri hanno votato favorevole, sei contrari e due si sono astenuti.

Favorevoli sono stati: Antonella Russo, Felice Calabrò, Libero Gioveni, Biagio Bonfiglio, Nello Pergolizzi, Alessandro Russo, Piero La Tona, Daria Rotolo, Nino Interdonato, Slvatore Sorbello, Benedetto Vaccarino, Ugo Zante, Salvatore Serra, Giovanni Caruso, Giandomenico La Fauci, Giovanni Scavello, Giovanna Crifò, Pierluigi Parisi, Nicoletta D’Angelo. Contrari, per come avevano annunciato, i consiglieri del M5S: Andrea Argento, Serena Giannetto, Gaetano Sciacca, Paolo Mangano, Francesco Cipolla, Cristina Cannistrà. Si sono astenuti il presidente del Consiglio comunale Claudio Cardile e il capogruppo del Pd Gaetano Gennaro.

Quattro erano gli emendamenti importanti. Il primo riguardava i bilanci di Palazzo Zanca e l’Azienda Trasporti e quindi trovare una quadra con l’intervento dei Revisori dei Conti. Ventuno hanno votato favorevoli e sette astenuti. Il secondo verteva sulla gestione dell’Atm per individuare un soggetto privato al fine di creare una società mista pubblico–privato. Anche qui ventuno favorevoli e sette astenuti. Il terzo emendamento era inerente l’ATM con ventuno favorevoli e sette astenuti. Il quarto riguardava la salvaguardia dei servizi sociali. In un ultimo scambio di battute il gruppo 5stelle ha evidenziato come i cittadini pagano già troppe tasse a fronte di servizi invece ridotti. Accolto con ventuno favorevoli e sette astenuti.

Si è passati infine al voto della delibera e su ventotto presenti, venti sono stati favorevoli, sei contrari e due astenuti.

Il sindaco ha concluso dicendo che con l’approvazione del “salva Messina” si è compiuto un notevole passo in avanti per la città. Ha aggiunto che adesso può rimanere sindaco di Messina e che revocherà definitivamente le sue dimissioni da sindaco e invece formalizzerà quelle da deputato regionale. Qualcuno verso mezzanotte ha poi sparato anche dei fuochi artificiali in prossimità del Comune.

L’opinione.

Non c’è un’opinione. È solo da pochi mesi De Luca sindaco della città. Da queste pagine si valutano prima i fatti e le carte. E come sempre si è sostenuto, una volta che c’è una maggioranza, oppure come nella fattispecie un sindaco, oggettivamente si deve dare almeno un anno di tempo per vedere cosa effettivamente in concreto si è capaci di fare per il bene e gli interessi collettivi. Tale concetto vale da queste pagine anche per il Governo e Maggioranza regionale e nazionale. Poi certo, se non seguono atti chiari, seri, comprensibili, trasparenti e nell’interesse sociale, dello sviluppo, occupazione e territorio, allora l’opinione diventa anche legittimamente aspra.

Tuttavia una singolare osservazione di una persona la si deve riportare: È scomparsa “donna sarina”, forse sostituita da qualche prossima “donna deluca”.

Adduso Sebastiano

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